L'inizio della stagione autunnale porta con sé, come da tradizione, le previsioni sui numeri del virus influenzale per la stagione invernale. Quest'anno le notizie non sono pessime, dopo l'epidemia peggiore dell'anno scorso da 15 anni a questa parte. Nella stagione 2018/2019 saranno 5 i milioni di italiani a rischio influenza, che si prevede possa avere un'intensità media, ma dipenderà anche dall'evoluzione del meteo. In alternativa, si potrebbe rimanere 'vittime' anche di uno dei 262 virus che causano sintomi simil-influenzali. Le previsioni sono state elaborate sui numeri resi noti in Australia e Nuova Zelanda, dove il periodo influenzale sta invece terminando.
Le previsioni del virologo Fabrizio Pregliasco
Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo presso l'Università degli Studi di Milano, l'influenza quest'anno potrebbe essere di media intensità, caratterizzata da una maggior diffusione del virus AH1N1, come sottolineano i numeri provenienti da Australia e Nuova Zelanda. L'incertezza rimane alta sul virus B, che eventualmente potrebbe accrescere il numero di persone costrette a letto. Pregliasco però predica cautela, dal momento che anche l'anno scorso le aspettative erano quelle di una stagione a media intensità, per poi rivelarsi la peggiore dell'ultimo quindicennio. Il meteo rivestirà un ruolo determinante nel grado di diffusione dei virus: se infatti la stagione invernale si prolungherà e sarà caratterizzata da un clima molto freddo, i numeri potrebbero gonfiarsi rapidamente.
Aifa pubblica la composizione dei vaccini - campagna all'avvio da metà ottobre
Contestualmente, l'Aifa (Agenzia Italiana del farmaco) ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la composizione dei vaccini per la stagione 2018/2019. Questi conterranno due componenti nuove, AH3N2/Singapore e B/Colorado, che sostituiranno A/Hong Kong/4801/2014 e B/Brisbane.
La campagna di vaccinazione dovrebbe iniziare verso la metà del prossimo mese, mentre per quanto riguarda la protezione dei vaccini, questa dovrebbe durare dai 6 agli 8 mesi. Il dr. Pregliasco raccomanda anche di evitare l'utilizzo dell'antibiotico per curarsi, pratica invece diffusa fra il 20,7% delle persone che prendono l'influenza.
Molto diffusi sono i cosiddetti 'rimedi della nonna', come tisane, brodo caldo e latte con il miele. Secondo uno studio di Assosalute, le precauzioni più diffuse fra gli italiani ci sono il coprirsi bene, evitando sbalzi di temperatura, mentre il 14% si affida al vaccino. Quest'ultimo, conclude Pregliasco, è una misura fondamentale per gli anziani oltre i 65 anni e per i malati.