Il brusco calo delle temperature che si è verificato in questi giorni favorisce i malanni stagionali. In queste condizioni climatiche virus simili all'influenza responsabili delle sindromi parainfluenzali circolano più facilmente. In questo senso il virologo Francesco Pregliasco dell'Università di Milano, sottolinea che già 80mila italiani a causa di virus similinfluenzali sono a letto con la febbre con rinite, mal di gola e tosse ed entro la settimana molto probabilmente si arriverà a 120mila casi. Il virologo spiega che in una situazione del genere si rischia di arrivare debilitati all'influenza vera e propria che si prevede per fine anno.

Sempre a proposito dell'influenza che ci aspetta, Pregliasco afferma che secondo le previsioni saranno cinque milioni i casi dovuti al virus influenzale di quest'anno. Si tratterebbe quindi di una influenza di media intensità, più attenuata rispetto a quella della scorsa stagione.

Stagione influenzale 2017

Lo scorso anno il bilancio relativo alla stagione influenzale si è rivelato pesante. Basti fare riferimento a qualche dato: 8,5 milioni di persone colpite dal virus influenzale, oltre 740 i casi gravi, 160 morti dirette e 10mila indirette, a causa di complicazioni di natura respiratoria, ad esempio polmoniti e problemi cardiovascolari. Per Pregliasco sono due i fattori che hanno portato a un bilancio così importante: la circolazione inaspettata di un virus B in genere poco frequente, a cui va sommato un lungo periodo di temperature favorevoli alla diffusione del virus e una scarsa copertura vaccinale.

Inoltre i virus B colpiscono in modo particolare i bambini, che quindi hanno contribuito in maniera determinante al diffondersi dell'infezione.

L'influenza di quest'anno: alcune caratteristiche

Nell'emisfero australe si assiste alla prevalenza del virus A H1N1, tuttavia anche quest'anno si presenta l'incognita del virus B. In ogni caso la campagna per la vaccinazione antinfluenzale partirà come ogni anno ad ottobre.

Tre i tipi di vaccino disponibili: trivalente, trivalente adiuvato e quadrivalente. Pregliasco sottolinea che il vaccino trivalente adiuvato si consiglia soprattutto ai grandi anziani e a chi presenta particolari problematiche perché aumenta la risposta del sistema immunitario, che è meno efficiente in queste persone. A tutti gli altri si consiglia invece il vaccino quadrivalente che protegge da due famiglie del virus B.

Pregliasco infine spiega che, sebbene non esista un vaccino che sia efficace al 100%, la vaccinazione antinfluenzale diminuisce del 50% il rischio di complicazioni respiratorie e cardiovascolari, oltre che le ospedalizzazioni e la mortalità.