Il caffè e le sue mille proprietà. Gli amanti della nera bevanda da oggi avranno un motivo in più per non rinunciare alla loro tazzina di caffè, anzi due. Si, perché tale sarebbe la dose ideale, secondo i ricercatori dell'University of Alabama di Birmingham, Usa, per ottenere un effetto tutt'altro che scontato. Già studi precedenti avevano dimostrato come il caffè fosse utile nel lenire l'emicrania e i sintomi dolorosi ad essa associati grazie ai suoi effetti analgesici (Monash University, 2018), ma questo nuovo e curioso studio ha provato ad evidenziare un'altra caratteristica del caffè.

Un suo consumo abituale, secondo quanto riportato sulla rivista scientifica Psychopharmacology, sarebbe capace di innalzare la soglia di sopportazione del dolore fisico.

Il caffè innalza la soglia di sopportazione del dolore

Consumare caffeina regolarmente aumenterebbe la capacità di resistere al dolore: a questa scoperta sono giunti i ricercatori statunitensi, capitanati dallo psicologo Burel R. Goodin. Allo studio in questione hanno preso parte 62 uomini e donne di età compresa tra i 19 e i 77 anni. I volontari hanno comunicato la quantità di vivande contenenti caffeina - quindi non solo caffè, ma anche tè, cola, bevande energetiche e cioccolato - ingerite giornalmente per una settimana. La media di caffeina consumata dai volontari si aggirava intorno ai 170 milligrammi al giorno, ovvero la quantità di circa due tazzine di caffè, anche se il 15% del gruppo consumava dosi di caffeina giornaliere superiori ai 400 milligrammi.

Dopo sette giorni i volontari sono stati sottoposti in laboratorio a dei test per valutare la loro tolleranza al dolore attraverso dispositivi calibrati che gradualmente aumentavano il calore o la pressione sull'avambraccio o sulla schiena. Quando la sensazione cominciava a divenire dolorosa il volontario doveva premere un pulsante su un dispositivo portatile e poi di nuovo quando il dolore si faceva insopportabile.

L'esperimento è stato condotto tenendo conto anche di alcuni parametri quali sesso, razza, fumo, consumo di alcol, tutte variabili capaci di influenzare la percezione del dolore. Ebbene è stato scoperto che più caffeina veniva consumata abitualmente, maggiore era la tolleranza al dolore del soggetto.

Non solo caffeina per ridurre la sensibilità al dolore

Bere caffè (ma anche tè o mangiare del buon cioccolato fondente) contribuirebbe dunque a renderci meno sensibili al dolore fisico. Ma a detta degli esperti una Corretta alimentazione svolgerebbe un ruolo altrettanto fondamentale nella gestione del dolore. "La dieta può essere in realtà un utile intervento per diminuire la sensibilità al dolore - ha concluso il prof Burel R. Goodin - Non è solo la caffeina. Uno studio ha dimostrato, per esempio, che una dieta a base di vegetali può effettivamente aiutare ad aumentare la tolleranza al dolore. "