In Italia la notizia è stata riportata il 20 dicembre sulle pagine del Corriere della Sera. Si tratta dei risultati di due recenti studi, uno pubblicato su Neurology e l’altro su British Journal of Sports Medicine. Il primo studio ha concluso che un’attività fisica aerobica (camminata, corsa, bicicletta), svolta regolarmente tre volte alla settimana per sei mesi, porta ad un recupero delle capacità cognitive di ben nove anni. Il secondo studio è una metanalisi basata sulla revisione dei dati di 40 mila pazienti, sul rapporto tra attività fisica e ipertensione.
Anche in questo caso l’attività fisica è risultata la migliore soluzione non farmacologica per contrastare la pressione alta.
Un evidente recupero di lucidità mentale
Lo studio condotto da James Blumenthal, della Duke University Medical Center a Durham (North Caroline), e pubblicato su Neurology, ha visto coinvolti 160 volontari, età media 65 anni, normalmente sedentari e affetti da una lieve forma di deficit cognitivo. Disturbo frequente in questa fascia di età, caratterizzato dalla difficoltà a memorizzare informazioni, a darsi un’organizzazione o a prendere delle decisioni.
Questi volontari sono stati suddivisi in quattro gruppi, con l’intento di valutare sia gli effetti di una dieta antipertensiva che i benefici di una regolare attività fisica.
Un gruppo ha quindi seguito un programma di attività fisica fatto di un breve periodo di riscaldamento e 35 minuti su tapis roulant. Quindi un’attività che impegnava per circa 45 minuti tre volte alla settimana.
Il secondo gruppo ha seguito una dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Si tratta di una dieta in auge in questo momento in quanto associa ad un’alimentazione controllata una serie di comportamenti salutari.
Particolarmente indicata in soggetti affetti da ipertensione arteriosa con valori pressori superiori a 90 (minima o diastolica) e 140 (massima o sistolica). Questi volontari hanno quindi seguito una dieta ricca di fibre, a base di legumi, frutta secca, frutta e verdura. Poca carne e poco sale.
Il terzo gruppo era chiamato a fare attività fisica – come il primo gruppo – e seguire una dieta DASH – come il secondo gruppo.
Il quarto gruppo era di controllo, continuando a seguire le sue abitudini e la sua dieta. All'inizio e al termine del programma, durato sei mesi, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad un test ad hoc per valutare le loro capacità cognitive.
Il risultato è stato piuttosto evidente. Solo chi aveva seguito un programma di attività fisica, con o senza la dieta DASH, ha avuto enormi benefici nelle capacità cognitive intese come riflettere, decidere, organizzare delle attività. Questo vantaggio è stato valutato come un “ringiovanimento” di ben 9 anni. Cosa si intende? Il gruppo dei partecipanti, con un’età media di 65 anni, a causa dei disturbi cognitivi aveva delle capacità mentali paragonabili a soggetti di 93 anni.
Mediamente il loro cervello era invecchiato di ulteriori 28 anni. Dopo questa prova, le loro capacità mentali erano paragonabili ad un soggetto di 84 anni. Certo, siamo ancora lontani dall'età anagrafica ma è un bel passo in avanti, considerato il breve periodo di osservazione (6 mesi) e la condizione di partenza. E senza l’uso di farmaci.
Effetti positivi anche sulla pressione
Sempre negli ultimi giorni, un secondo lavoro della London School of Economics and Political Science, guidato da Huseyin Naci, ha riesaminato molti lavori condotti per monitorare gli effetti dei farmaci antipertensivi (farmaci diversi, prescritti a differenti dosaggi) o di una pratica sportiva (varie tipologie di sport) sui valori pressori in soggetti ipertesi.
Gli studi valutati sono quasi 400, metà sull'azione dei farmaci e metà sugli effetti dell’attività fisica. E’ intuibile che una rilettura dei dati ottenuti da differenti studi, condotti in Paesi e condizioni differenti, difficilmente possa portare a dei risultati “robusti” dal punto di vista metodologico.
Ma un elemento è sicuramente emerso. Quando è possibile, svolgere una regolare attività sportiva equivale a prendere dei farmaci, ovvero muoversi fa bene come un farmaco anti-ipertensivo.