Un virus particolarmente aggressivo è reponsabile della morte di diversi cani. Colpisce in particolare i cuccioli. L'allarme si è diffuso tra i proprietari di cani a Genova, dove in questi giorni si è diffusa una epidemia di parvovirosi che ha portato alla morte diversi animali. Il sospetto è che possa trattarsi di una forma particolarmente aggressiva di parvovirosi canina. Stando a quanto si apprende, negli ultimi giorni avrebbe infettato mortalmente già una decina di cani.

Virus: una mutazione genetica lo renderebbe più resistente al vaccino

La malattia che si manifesta principalmente con una violenta gastroenterite, si teme che potrebbe andare ad infettare anche i cani vaccinati a causa di una mutazione genetica del virus.

In questo senso si attendono gli esiti degli esami specialsitici che potranno darne conferma. Se così fosse, ovvero se il virus effettivamente è mutato verso una forma più resistente, risulterebbe quindi più difficile da contrastare col vaccino standard, soprattutto nei cuccioli di età inferiore ai sei mesi, che generalmente risultano più vulnerabili a causa di un sistema immunitario ancora non pienamente sviluppato.

Parvovirosi

La parvovirosi è una malattia infettiva virale che risulta molto contagiosa. Può risultare fatale nei cuccioli non vaccinati. Il virus in particoare si trova nelle feci, è molto resistente nell'ambiente, dove può sopravvivere fino a un anno. La patologia è causata dal parvovirus canino di tipo 2.

Riguardo alle modalità di contagio, l'infezione si trasmette mediante il contatto con le feci di cani infette oppure per l'esposizione ad oggetti contaminati dal virus, ad esempio ciotole, lettiere e finanche tramite le persone che si prendono cura di cani infetti.

Sintomi

L'infezione avviene con l'ingestione del virus. I sintomi principali con cui si manifesta la parvovirosi sono la diarrea grave con sangue e il vomito, la febbre, la stanchezza e l'inappetenza.

Questa condizione porta quindi altre conseguenze: in particolare la disidratazione. Altre alterazioni sono evidenziate dagli esami del sangue che possono rilevare l'anemia e anche una riduzione del numero dei globuli bianchi. In particolare risultano a rischio i cuccioli non vaccinati, ma se superano i primi 5 giorni dell'infezione generalmente riescono a sopravvivere.

Tuttavia la malattia può evolvere rapidamente a causa dell'anemia, disidratazione e shock.

Terapia

La terapia si basa principalmente sull'attenuazione dei sintomi. In particolare risulta molto importante il trattamento della disidratazione, la somministrazione di antibiotici per contrastare l'eventuale sovrapposizione di infezioni batteriche. Inoltre possono essere utilizzati anche farmaci contro il vomito. I cani infetti vanno isolati dagli altri e si prevede l'utilizzo di disisnfettanti per evitare che l'infezione possa trasmettersi anche ad altri cani. La vaccinazione invece ha valore preventivo. Va effettuata il prima possibile perché i cuccioli che vengono portati all'aria aperta potrebbero essere esposti al virus.