La giunta regionale piemontese presieduta da Sergio Chiamparino ha deciso di abolire, a partire dal primo marzo, la quota di compartecipazione fissa sui farmaci a carico dei piemontesi, che era stata introdotta nel 2002. Una piacevole novità, approvata durante la seduta di venerdì 15 febbraio, che il Piemonte ha introdotto classificandosi come una delle poche regioni italiane ad aver raggiunto questo importante obiettivo.

Il Presidente della regione Sergio Chiamparino e l'assessore piemontese alla sanità Antonio Saitta hanno ricordato che l'abolizione di questa tassa comporta un vantaggio indiscutibile per i cittadini che non devono più sostenere un costo aggiuntivo e una riduzione della burocrazia per i piemontesi stessi ma anche per la pubblica amministrazione.

Piemonte: abolito il costo del ticket sui farmaci

Come ricorda ancora l'assessore Saitta la quota di compartecipazione da parte dei cittadini sul costo delle medicine era stata inserita nel 2002 per controllare la spesa farmaceutica ma gli studi ed i dati degli ultimi anni hanno fatto notare come le due cose non abbiano nessuna correlazione. Nei fatti, quindi, il costo aggiuntivo sui medicinali era diventato solo una tassa che gravava sulle tasche dei piemontesi.

Questa non è l'unica iniziativa che la Regione Piemonte ha intrapreso per alleggerire il peso del costo dei farmaci sui portafogli dei cittadini. Negli anni, infatti, il Piemonte aveva già inserito alcune esenzioni in base al reddito ed alle patologie ed aveva già eliminato la quota di compartecipazione (ticket) sui farmaci non coperti da brevetto.

Nonostante queste attenzioni, però, il costo aggiuntivo doveva essere pagato da circa 1,1 milioni di piemontesi per un costo di 1 o 2 euro a confezione di medicinale: dal primo marzo, però, questo verrà abolito per tutti.

L'assessore Saitta sottolinea ancora come questa scelta sia stata possibile grazie ai grandi risparmi ottenuti in questi anni sul settore farmaceutico anche grazie all'apertura al mercato delle gare di acquisto ed introduzione della concorrenza che hanno portato a risparmiare fondi da reinvestire nel sistema sanitario regionale e nella cura.

Nel 2018 in Piemonte si è registrata una riduzione di 27,7 milioni di spesa rispetto all'anno precedente. In Italia l'abolizione del ticket sui farmaci è stato introdotto in Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, in Sardegna ed oggi, grazie al lavoro della giunta regionale, anche in Piemonte.