Esistono molti supplementi dietetici, attualmente venduti come agenti anabolici naturali, per innalzare forza e massa muscolare durante l’addestramento di resistenza e per ridurre la fatica. Tra questi, un ormone steroideo estratto dagli spinaci ha mostrato, in molti studi su animali e cellule, un’efficacia maggiore rispetto agli agenti anabolici proibiti come metandienone e altri.

Per la prima volta i ricercatori del Department for Molecular and Cellular Sports Medicine dell’Università di Colonia in Germania, ne hanno valutato l’azione in giovani sportivi, e hanno pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Archives Toxicology.

Hanno diviso i pazienti in due gruppi: ad uno è stato somministrato per 10 settimane l’estratto di spinaci; all’altro gruppo, di controllo, solamente un placebo. Alla fine del test hanno misurato composizione corporea, performance sportiva e funzionalità epatica e renale.

La sostanza contenuta negli spinaci ha aumentato significativamente massa muscolare e forza, in assenza di effetti indesiderati su fegato e reni. La squadra di ricercatori ha ritenuto, in base ai risultati ottenuti, che l’ormone anabolizzante contenuto negli spinaci dovesse essere inserito nella lista dei composti dopanti.

Ecdisterone e meccanismo di azione

L’ormone steroideo contenuto negli spinaci, l’ecdisterone, è il più attivo fitoecdisteroide.

L’integratore, la cui struttura chimica era nota in Russia, veniva utilizzato dagli sportivi di quel Paese per incrementare forza, massa muscolare e recuperare più rapidamente la fatica nei periodi di allenamento.

Si sospetta, inoltre, che l’ormone sia stato utilizzato dagli atleti nelle Olimpiadi del 1980.

Si è visto che l’azione di questo ormone, stimolante della sintesi proteica, è mediata dal legame ai recettori degli estrogeni beta, diversamente dagli steroidi anabolici androgenici, che aumentano la massa muscolare mediante il legame ai recettori degli androgeni.

Studio clinico

Quarantasei uomini giovani dell’età media di 26 anni, non fumatori, sportivi sono stati reclutati, presso l’Università di Colonia, per assumere due dosaggi di ecdisterone: un gruppo 0.15 mg, un altro 0.6 mg per kg di peso corporeo. Ad un terzo, infine, è stato somministrato un placebo. Dopo 10 settimane di trattamento sono stati valutati parametri antropometrici, medici e la performance sportiva.

L’ecdisterone ha manifestato effetti positivi su peso corporeo, massa muscolare e forza massimale (peso massimo che un soggetto riesce a sollevare) in modo dose-dipendente. Non sono state rilevate differenze nella massa grassa e acqua corporea totale.

Non è stata osservata alcuna alterazione degli ormoni steroidei urinari, suggerendo che l’effetto anabolico di ecdisterone è basato su un meccanismo diverso da testosterone, DHT (diidrotestosterone) e AAS (steroidi androgeni anabolizzanti) sintetici.

Non è stato riscontrato nessun effetto negativo su fegato e reni, come alterazione dei valori di creatinina, GOT, GPT e GGT.

I risultati hanno indotto la decisione di includere questo ormone nella lista di sostanze proibite e nella classe S1.2 di agenti anabolizzanti.