La paura di contrarre il Coronavirus sta alterando le abitudini di molti italiani, in particolar modo vengono a modificarsi i comportamenti degli abitanti delle zone rosse e gialle, la cui qualità di vita rischia di essere messa seriamente a repentaglio. L'isolamento, le fake news e le misure precauzionali, confondono così e non poco la popolazione che fatica a controllare la calma e a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso o comunque gonfiato e alterato ad arte.

Alla luce dell'ondata di panico incontrollato, la Società italiana di Psichiatria (Sip) ha predisposto delle semplici regole per evitare il diffondersi di una strana forma di insicurezza che sta modificando in maniera ingiustificata i rapporti sociali.

Coronavirus: un'emergenza non solo sanitaria

Grazie ai video messi in onda dai Tg o che vediamo sui social si sta assistendo ai primi casi violenti, come ad esempio le risse al supermercato indirizzate contro gente di teorica provenienza cinese. A ciò si aggiunga l'annullamento di eventi sportivi di portata internazionale, il rischio che non si disputino gli Europei 2020 di calcio o le Olimpiadi di Tokyo, la difficoltà della Lega Serie A di far giocare le gare in programma. Per tutti questi motivi l'epidemia da Coronavirus, sicuramente esistente e da non sottovalutare, non può considerarsi solo un'emergenza sanitaria. Non a caso il presidente della Sip, Enrico Zanalda, intervistato dall'Ansa, sottolinea il modo in cui "il virus sta avendo un impatto violento sulla vita quotidiana, modificando le nostre vite e provocando l'annullamento o la posticipazione di centinaia di migliaia di eventi minori, ma importanti nella vita delle persone, dai compleanni ai battesimi".

Per questo motivo una delle prime regole da seguire è quella di non stravolgere le proprie abitudini e di continuare a vivere una vita normale.

Altra problematica che viaggia a notevole velocità insieme al virus, è legata al fenomeno delle fake news. Le false notizie che circolano sul web creano un forte allarmismo e contribuiscono all'adozione di comportamenti errati anche di persone che non corrono alcun pericolo.

Coronavirus: la sfiducia nelle Istituzioni

Il mix causato dall'ansia di contrarre il virus, le fake news e le misure preventive imposte dal governo, come ad esempio la chiusura delle scuole e la quarantena di interi paesi, provocano nei cittadini una forte perdita di fiducia nelle istituzioni. Come afferma Enrico Zanalda all'Ansa, l'epidemia "in questo caso è amplificata dalla diffusione velocissima di notizie parziali, quando non addirittura false, che può causare un crollo di fiducia nei rapporti tra le persone e nelle Istituzioni".

Informarsi solo da fonti ufficiali è un'altra regola basilare per gestire al meglio il panico creato dalla diffusione del Coronavirus. L'informazione corretta aiuta a non generare inutili allarmi. Infine, qualora non fosse possibile controllare la calma, gli esperti consigliano di rivolgersi a degli specialisti per chiedere aiuti concreti.