La questione Coronavirus potrebbe avere un impatto anche sui prossimi Europei di calcio. La Uefa si sta consultando con i Governi di diversi Paesi europei riguardo la minaccia del coronavirus e sulle implicazioni per tutte le partite del calendario calcistico di ciascun Paese coinvolto. Al momento la massima autorità calcistica continentale non può escludere del tutto che il torneo possa essere modificato o posticipato. Sicuramente, al momento, è tenuta particolarmente d'occhio la situazione dell'Italia in quanto Paese più colpito in Europa finora, con 17 morti e 650 infezioni.

Il coronavirus ha già modificato i calendari sportivi

La diffusione del coronavirus ha già modificato il calendario di diversi sport, portando per esempio all'annullamento della partita del Sei Nazioni fra Irlanda e Italia del 6 marzo o il fatto che diverse partite di calcio si siano giocate e si giocheranno a porte chiuse: è accaduto all'Inter in Europa League, a San Siro contro il Ludogorets e cinque gare di Serie A saranno disputate senza pubblico questo fine settimana, incluso lo scontro al vertice di domenica tra Juventus e Inter. L'allenatore dell'Inter Antonio Conte ha espresso la sua frustrazione per la decisione, ma ne comprende ovviamente, le misure cautelative. "Il calcio ha bisogno della folla, per sentire l'atmosfera che lo circonda.

Questa è la cosa migliore del gioco, l'atmosfera attorno al calcio che si gioca. Queste decisioni sono state prese tenendo conto della salute pubblica, ma spero che tutto torni alla normalità il prima possibile".

Il calcio deve seguire ciò che stabiliscono i Governi dei singoli Paesi

Ciò rende unica l'edizione di quest'anno dell'Europeo è che sarà itinerante e disputato in 12 Paesi.

Si stima che l'evento metterà in movimento fino a 2,5 milioni di tifosi provenienti da molti Paesi, fattore che, se fosse ancora concreta la minaccia del coronavirus, potrebbe aumentare ulteriormente le possibilità di diffusione. A questo proposito, il vicepresidente dell'Uefa, Michele Uva ha dichiarato ai microfoni della Rai che al momento il campionato europeo non è a rischio, ma che la situazione è costantemente monitorata dall'Uefa in coordinamento con le autorità dei singoli Paesi: “Per il momento non è necessario modificare nulla.

Il problema sarà tenuto costantemente sotto controllo. Stiamo monitorando Paese per Paese e il calcio deve seguire ciò che stabiliscono i Governi dei singoli Paesi. Il percorso sportivo sarà chiuso solo se la situazione peggiorerà”.