L'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive degli Stati Uniti (Niaid) ha diffuso in data 11 marzo degli aggiornamenti in merito alla resistenza del Coronavirus che sono stati pubblicati ieri sul 'New England Journal of Medicine'. Dagli studi effettuati dal Niaid si evince che il Covid-19 potrebbe sopravvivere fino a tre ore nell'aria e nelle goccioline di saliva, fino a un giorno sul cartone e fino a tre giorni sulla plastica e dell'acciaio. "I nostri risultati - affermano gli scienziati americani - indicano che è possibile la trasmissione del virus tramite l'aerosol e i materiali sui quali si deposita".

Con questa consapevolezza le uniche misure cautelari che potremmo adoperare consistono nell'utilizzo dei disinfettanti. Questi ultimi secondo il Ministero della Sanità, potrebbero infatti provocare la morte del virus, annullando le probabilità di contagio tra i soggetti. Basterebbero semplici detergenti che contengano alcol al 75% e cloro all'1%.

Lo studio del Niad

Per studiare la 'tenacia' del virus, gli scienziati hanno adoperato l'aerosol perché mimava le microscopiche goccioline che si creano quando tossiamo o starnutiamo. Nel dettaglio la ricerca consisteva in 10 condizioni sperimentali che coinvolgono i due virus SarsCoV2 e SarsCov1 in cinque situazioni ambientali. Oltre all'aerosol hanno effettuato misurazioni su plastica, acciaio inossidabile, cartone e rame.

Il SarCov2 è sopravvissuto sull'aerosol per tutta la durata del loro esperimento (tre ore), riducendo però il suo potere Infettivo. Su plastica e acciaio è risultato più stabile con una durata fino a tre giorni e sulla carta fino ad un giorno. SarCov1 ha avuto dei risultati similari sull'aerosol, si è dimostrato meno infettivo su plastica e acciaio ed ha avuto una durata di otto ore su carta e cartone.

Entrambi i virus hanno presentato un decadimento esponenziale dell'emivita (carica infettiva) in tutte le condizioni sperimentali.

Gli alimenti non trasmettono il coronavirus

Tutte le Autorità Sanitarie confermano: "Il cibo non può essere né fonte né via di trasmissione". Pablo de Castro, in qualità di coordinatore della Commissione Agricoltura dell'Unione Europea, invita tutti a sostenere il mercato comunitario.

È importante secondo De Castro "proibire qualsiasi misura ingiustificata che restringa la libera circolazione dei beni", dato che l'Europa eccelle nel settore agroalimentare. Sul coronavirus, spiega l'eurodeputato, l'Unione Europea dovrebbe cambiare ed agire come mai avrebbe fatto fino ad oggi. Teresa Bellanova, ministra delle politiche agricole, esorta a difendere il 'made in Italy' sul mercato globale. Occorrerebbe usare tutti i mezzi che sono a nostra disposizione per far sì che l'economia europea resista alla crisi causata dalla pandemia da Covid-19.