La Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ritiene sia molto improbabile riaprire le scuole a maggio, in quanto si rischierebbe di vanificare il lavoro e i sacrifici che gli Italiani hanno fatto finora. In Italia la situazione è ancora troppo grave per riaprire le scuole senza rischiare. Questa la sintesi dell’intervista rilasciata dalla ministra al Corriere della Sera. Vediamo in dettaglio le iniziative che il Governo intende mettere in atto per risolvere la situazione scatenata dalla pandemia di coronavirus.

Il nodo dell'esame di maturità

Azzolina, in merito all’esame di maturità, auspica un esame in presenza fisica, ma organizzato garantendo la sicurezza di docenti e studenti senza trascurare gli aspetti del valore legale dell’esame stesso.

In merito allo svolgimento, la ministra esclude tuttavia la possibilità della modalità mista: studenti a Scuola e docenti a casa; al Ministero dell’Istruzione si stanno valutando le modalità più idonee per un corretto e sicuro svolgimento dell’esame di maturità.

Tutti promossi per decreto, ma gli studenti poco meritevoli dovranno recuperare a settembre le insufficienze

Nel decreto scuola è prevista la promozione di tutti gli studenti, ma non tutti avranno un voto positivo: gli studenti meritevoli, che si sono dimostrati attenti alle indicazioni della didattica a distanza e hanno partecipato attivamente alle lezioni che i docenti hanno messo a loro disposizione, riceveranno un voto adeguato al loro impegno; viceversa, gli studenti più svogliati, che si sono dimostrati poco attenti allo svolgimento delle lezioni impartite con la didattica a distanza, riceveranno un voto di non sufficienza che dovranno recuperare a settembre o comunque alla ripresa del nuovo anno scolastico.

Esclusa la proroga dell’anno scolastico durante i mesi estivi e i doppi turni a settembre

Lucia Azzolina, durante la stessa intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha escluso anche la possibilità di prorogare l'anno scolastico durante i mesi estivi perché questo significherebbe sminuire e non riconoscere, a docenti e studenti, il lavoro svolto in queste settimane di didattica a distanza.

Il sacrificio richiesto a docenti e famiglie in queste settimane non può essere aggravato da un ulteriore carico di lavoro nei mesi estivi. Per la ripresa di settembre è già al lavoro una commissione, guidata da Patrizio Bianchi, che sta progettando il ritorno nelle aule. Le prime settimane di settembre dovrebbero essere dedicate agli studenti che hanno avuto delle insufficienze nell'anno scolastico appena trascorso.

Al momento risulta scartata anche l’ipotesi dei doppi turni per insegnanti e studenti che rientreranno a scuola a settembre, mentre è certo un potenziamento della didattica a distanza grazie ad un ulteriore stanziamento di altri 80 milioni di euro che arriveranno alle istituzioni scolastiche nei prossimi mesi. Prevista anche l’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter per permettere di tutelare e accudire bambini e ragazzi, qualora dovessero restare a casa anche nei primi mesi del prossimo anno scolastico.