L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito nuove linee guida per quanto riguarda la quarantena dei pazienti già affetti da coronavirus. Secondo quanto riportato dall’Oms, non è più necessario sottoporre ai pazienti due tamponi a distanza di 24 ore. Le linee guida temporanee prevedono che la fine dell’isolamento possa avvenire dopo tre giorni senza sintomi. La mancanza di febbre e problemi respiratori per tre giorni consecutivi rappresenterebbe per l'Oms un motivo sufficiente per escludere il contagio. Nonostante le linee guida dell’Oms, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha comunque deciso di chiedere una secondo parere al Comitato tecnico scientifico per un ulteriore approfondimento.
Niente tampone per i pazienti dopo tre giorni senza sintomi
Secondo quanto dichiarato dall’Oms i pazienti asintomatici affetti da Covid-19 possono risultare positivi al tampone RT-PCR per molte settimane. Nonostante questo però non possono rappresentare un pericolo per altri soggetti, data l’improbabilità di risultare infettivi e trasmettere il virus ad altri soggetti. Per questi motivi, l’Oms ha stilato un nuovo documento sulle linee guida da seguire per il rilascio dei pazienti in quarantena, senza effettuare ulteriori test. I pazienti sintomatici possono essere dimessi dieci giorni dopo l’insorgere dei sintomi e altri tre giorni senza sintomi. I casi asintomatici possono essere dimessi dalla quarantena dieci giorni dopo il test positivo per la Covid-19.
I sintomi di cui parla l’Oms riguardano principalmente febbre e problemi respiratori.
Il documento dell’Oms e i tamponi negativi
L’Oms ha precisato nel suo documento che ogni paese europeo può decidere di continuare a effettuare tamponi per il rilascio di un paziente dalla quarantena. Per fare questo, è necessario considerare come criterio la prassi tradizionale dei "due tamponi negativi a distanza di 24 ore".
Come esposto nella documentazione ufficiale, i due tamponi non sono necessari per i pazienti affetti da Covid-19. L’Oms ha deciso di cambiare le linee guida prendendo in considerazione i risultati osservati sui pazienti sottoposti a isolamento. Infatti è stato verificato che il virus non è più presente nei campioni respiratori prelevati dai pazienti dopo nove giorni dall’insorgenza del virus.
Questa mancanza di virus attivo è rilevabile soprattutto nei casi di pazienti con sintomi lievi, o dotati di anticorpi neutralizzanti. Nonostante le nuove linee guida, l’Italia ha deciso di rimandare queste nuove decisioni fino a quando non verrà stilato un approfondimento da parte del Comitato tecnico scientifico sulle linee guida stilate dall’Oms.