La Lazio ha già annunciato il ricorso, ma sta di fatto che a Nyon ha ricevuto dall'Uefa una bella stangata: due turni di stop alla compagine biancoceleste; quindi sarà sicuramente a porte chiuse il ritorno di Europa League contro lo Stoccarda in programma il 14 marzo. Sotto accusa il saluto fascista di circa 300 tifosi segnalato da due ispettori Uefa posizionati proprio sotto la curva Nord nel match col Borussia Moenchengladbach.
Ecco il commento a caldo rilasciato del presidente laziale Claudio Lotito ai microfoni Rai: "Due gare in casa in Europa League a porte chiuse: è incredibile.
Sono fatti inventati. Faremo ricorso per avere almeno una giornata di sconto. Un provvedimento abnorme rispetto alla realtà, la Lazio ha fatto tutto quello che poteva e doveva per impedire che ciò avvenisse. Subire una squalifica di una giornata a porte chiuse, che provocherà un grave danno economico alla società e che impedirà ai tifosi di partecipare a un evento come questo, mi sembra assurdo.
Non possiamo come club essere penalizzati per l'errore di pochi. Ricorso? Lo faremo, ma il problema non è la severità dell'Uefa, ma la capacità di attuare le pene per danni effettivamente recati. Ripeto e ribadisco: tutti sanno quanto il sottoscritto ha fatto per prevenire e scongiurare fatti di questo tipo ottenendo risultati che nessuno a livello nazionale ha ottenuto. Bisogna fare una distinzione tra il tifoso delinquente che agisce di propria spontanea volontà e una tifoseria che si esprime civilmente. Non è possibile che un club paghi per errori di singoli".