Real Madrid - Borussia Dortmund e Barcellona - Bayern Monaco non sono solo gli incroci che daranno vita alle semifinali di Champions League 2012/2013, ma rappresentano anche lo scontro tra la spesa "facile" spagnola e quella "austera" tedesca.

Modelli di business completamente diversi a partire dalla ripartizione dei ricavi.

Partiamo dalle spagnole. Il Real Madrid è in cima alla classifica con oltre 500 milioni di ricavi in un anno registrando un incremento del 7% rispetto alla stagione precedente, mentre il consolidamento degli sponsor, dei dirittti televisivi e la potenza del brand dovrebbe garantirle il primato anche per il prossimo futuro.

La società presieduta da Florentino Perez afferma altresì di essere riuscita a ridurre del 26,5% il debito netto, a 124,7 milioni. Per la stagione 2012/13, il club prevede ricavi in ulteriore aumento, a 516,6 milioni, e un avanzo stabile, a 24,4 milioni.

La rivale di sempre Barcellona si consolida al secondo posto della speciale classifica con 483 milioni e una crescita del 7%, dove i diritti tv garantiscono al club il 37% del totale. E pensare che solo Messi guadagna, tra ingaggio e sponsor, 33 milioni di euro (30 euro al minuto!) e i catalani, pur avendo speso pochissimo per i calciatori in rosa, hanno un debito di 335 milioni a causa dei propri investimenti immobiliari.

Sia i blancos che i blaugrana, non esistendo in Spagna la contrattazione collettiva dei diritti tv, riescono a fare la voce grossa e spesso hanno ricorso ai prestiti delle banche per pagare i loro campioni.

Diverso il discorso per le due squadre della Bundesliga, unico campionato in utile aggregato (37 milioni di euro) nel 2011.

I neo campioni del Bayern Monaco, già finalista di Champions l'anno scorso, hanno chiuso l'anno in attivo (per il ventesimo anno consecutivo con 11.1 milioni) e si confermano al quarto posto della classifica di ricavo.

I numeri dei bavaresi sono importanti: bilancio di esercizio a 332,2 milioni (+14%), ricavi da gare +39%, sponsor 82 milioni (+24%), diritti tv +11%. Le società che controllano la "FC Bayern Munchen" s.p.a. sono tutte in attivo, tranne Allianz Arena Munchen Stadion con perdite uguali a 3,7 milioni di euro.

"Non spendiamo più di quello che abbiamo in cassa" ripete sempre il presidente Rumenigge, perfettamente in linea con il fair play finanziario voluto ostinatamente da Michel Platini, presidente Uefa.



Invece grande è il salto del Borussia Dortmund che vincendo la Bundesliga 2011/2012 e la Coppa di Germania ha chiuso l'anno con 199 milioni di fatturato (+40%). I ricavi sono nati da tutti i settori ed in particolare 26 milioni sono arrivati dalla tv, e pensare che non partecipava alla Champions, altri 26 dai trasferimenti, 31 dal botteghino, 73 dagli sponsor. Ed ora è balzata al sedicesimo posto della graduatoria.

Tutte ora puntano a vincere la massima competizione europea per club, che quest'anno ha aumentato ancora i suoi numeri da capogiro.

Ben 909 milioni di euro, tra netto e contributi variabili, contro i 754 della passata edizione. Chi alzerà la coppa al cielo metterà in tasca 34 milioni di euro solo per il rendimento nella competizione.

Furono 29,9 per il Chelsea campione, che guadagnò per vincere la finale sul campo 9 milioni al posto dei 10,5 in palio quest'anno.

Prima delle semifinali in programma a fine Aprile, i 4 club hanno già intascato un bel gruzzoletto.

Il Real Madrid, inserito nel gruppo D proprio con il Borussia, grazie alle 3 vittorie e 2 pareggi collezionati nel girone e alle successive vittorie negli scontri ad eliminazione diretta, ha già assicurati circa 24,9 milioni di euro.

Il Barcellona con 4 vittorie e 1 pari nel gruppo G ne ha generati 25,4 milioni.

Stessa cifra racimolata dal Bayern nel gruppo F.

Mentre il Borussia Dortmund ha portato a casa a partire dal gruppo di ferro D circa 25,9 alla luce delle 4 vittorie e 2 pareggi, attestandosi come la migliore delle magnifiche quattro.

A queste cifre bisognerà aggiungere il 75% dei ricavi sulla vendita dei diritti televisivi e dei contratti commerciali, fino ad un massimo di 530 milioni di euro, mentre il restante 25% andrà all'Uefa.

E allora come si dice in questi casi: vinca il migliore.