Walter Mazzari arriva in sala stampa alle 12,00. C'è tanta attesa, scattano i flash, poi il nuovo tecnico dell'Inter saluta tutti. "La squadra - esordisce il tecnico - è fortemente competitiva. Ha grande voglia di riscatto. Sergente di ferro? Io sono me stesso. Credo che siano un poco esagerate le cose dette l'anno scorso".
Sull'arrivo di un top player per il calciomercato dell'Inter, Mazzarri risponde: "Ogni allenatore vorrebbe allenare sempre i migliori, ma spetterà alla società decidere. Io sono responsabile solo delle scelte tecniche e tattiche".
Parlando delle possibilità di scudetto per la sua Inter, il tecnico di San Vincenzo afferma: "Per lo scudetto è giusto che i tifosi sognino. Io devo essere equilibrato. L'anno scorso, l'Inter è arrivata nona. Spero ora in un calcio propositivo che piaccia alla gente. Voglio vedere una squadra che non soccombe facilmente, che abbia un'anima e che non molli. Comunque, ci aggiorneremo strada facendo. Dove possiamo arrivare, vedremo. Devo valutare certe situazioni ed evitare che ci siano tanti infortuni come capitato lo scorso anno. Lo scudetto? Non faccio proclami."
Ovviamente non potevano mancare domande sulla sua esperienza al Napoli, per la quale Mazzari afferma: "A Napoli è stato un miracolo sportivo.
Ho preso la squadra al sest'ultimo posto, portandola in Europa League, Champions e Coppa Italia. Giocatori medi sono diventati top player".
Nella sua conferenza stampa il neo tecnico interista parla di gioco, moduli e giocatori, tra cui Cassano che pochi giorni fa, dopo la sua cessione al Parma, lo aveva criticato: "Il bel gioco lo vedrete più tardi. Di Cassano non parlo più. Lavorerò sul 3-5 -1-1, anche se non è escluso - ha spiegato Mazzari - assetti diversi. Sull'esterno una persona in più ci farebbe comodo. Sulla carta, comunque, siamo bene attrezzati. Kovacic giocherà più avanti, come faceva Hamsik nel Napoli. Nagatomo lo stimo, ma devo valutarlo per dare un giudizio definitivo".
Infine, sulle due giovani punte Belfodil e Icardi, il tecnico nerazzurro dice: "Le potenzialità ci sono, ma chiedo pazienza nei lori confronti. La pressione qui non è quella di Parma e Genova".