La giornata di test del giovedì, per la Ferrari, non è stata molto positiva. La "Rossa" di Maranello, alla quart'ultima giornata di prove in Bahrain, prima dell'avvio ufficiale della stagione, ha appiedato per due volte Kimi Raikkonen, lamentando qualche problema di affidabilità.
Il primo stop forzato è stato causato da un problema elettrico - idraulico poi risolto, mentre sul motivo che ha portato ad interrompere in anticipo i test nel pomeriggio è calata la nebbia. La scuderia Ferrari, infatti, non ha voluto chiarire la natura del guasto, anche se è stato smentito che il problema abbia riguardato il power unit, il nuovo sistema che serve a far funzionare il motore turbo, insieme a centraline, sofisticati software e radiatori.
Kimi Raikkonen, interrogato sull'accaduto, non ha battuto ciglio - come di consueto - e si è limitato a dire: "Ho visto inverni peggiori di questo, quindi non sono preoccupato". Il campione finlandese aspetta di provare la vettura sulla lunga distanza per sabato (oggi, venerdì, toccherà ad Alonso) ma, in generale, ha anticipato che, secondo lui, la Ferrari ha tutte le carte in regola per partire subito bene al primo Gran Premio in Australia.
Ciò che lascia perplessi, però, è proprio l'affidabilità della F14 T, dopo che dalla scuderia era stato più volte dichiarato che nei test invernali non si sarebbe data importanza alla velocità, quanto alla "tenuta" della macchina per garantirsi una certa affidabilità durante la stagione. Le luci della ribalta, per quanto riguarda i tempi cronometrati, erano state lasciate ad altri, soprattutto alla Mercedes, che in tutti i test ha sfornato prestazioni super.
Le preoccupazioni aumentano se si tiene conto dei risultati ottenuti giovedì dalle vetture motorizzate Mercedes. Il miglior tempo è stato siglato da Perez con la Force India, ma quel che sta facendo riflettere è il numero complessivo di giri realizzati dalle quattro macchine che montano il propulsore tedesco, le quali, insieme, hanno coperto circa 2300 chilometri. La Ferrari dovrà sicuramente continuare a lavorare per mettersi al passo di una Mercedes che sembra già lanciata verso una stagione trionfale - mentre la Red Bull continua ad arrancare - ma soprattutto dovrà evitare altri passi indietro come quelli fatti registrare in queste ultime ore. Il tempo ormai stringe, e tra poco non si farà sul serio.