Si è chiusa la quarta e ultima giornata dei test di Formula 1 in Bahrain. Kimi Raikkonen, con la sua Ferrari, è stato protagonista di un incidente: il pilota finlandese ha perso il controllo dell'auto su un cordolo, andando a sbattere contro le barriere, danneggiando la sospensione anteriore di sinistra, l'ala anteriore e chiudendo così in anticipo le sue prove. Nonostante ciò, Raikkonen è apparso ottimista per i progressi fatti registrare dalla vettura: "Siamo riusciti a migliorare alcune cose e ora capiamo sempre di più sul comportamento della vettura. Abbiamo provato diverse soluzioni per preparare i test della prossima settimana e per l'inizio della stagione".

Il 34enne pilota finlandese non si è sbilanciato - forse per pretattica - sul potenziale della nuova F14 T, ma contemporaneamente non si è detto preoccupato per i tempi veloci fatti registrare dalla Mercedes: "Non riesco ancora a dire quanto siamo veloci - ha affermato Kimi - credo che neanche il prossimo test dirà la verità. Certamente i team motorizzati Mercedes sono andati bene qui, ma noi avevamo un programma e non è detto che quelli che hanno fatto i tempi migliori ne avessero uno uguale. A noi ora interessa perfezionare l'affidabilità".

Mercedes, dunque, grande protagonista delle prove invernali: tra Spagna e Bahrain, la scuderia tedesca ha macinato più chilometri degli avversari, dimostrando di avere non solo velocità, ma anche un'affidabilità che dovrebbe consentirle di portare a termine i Gran Premi. Rosberg, ad esempio, nella giornata di sabato ha percorso 89 giri, con un giro veloce che si è fermato a meno di 1 secondo dalla pole del 2013. A conferma della bontà della resa dei motori Mercedes, sono giunti anche i test positivi della Mc Laren.

I campioni del mondo in carica della Red Bull, invece, continuano ad avere grossi problemi nella messa a punto del pacchetto aerodinamica - turbo Renault. Sul circuito di Sakhir, il team anglo - austriaco ha messo insieme un numero maggiore di giri rispetto a Jerez, ma ha avuto dei problemi di software e altre noie meccaniche. C'è malumore in Red Bull: il tempo stringe e nei prossimi test - sempre in Bahrain - sarà necessario fare importanti passi in avanti. La conferma della scarsa affidabilità del nuovo motore Renault turbo è arrivata dalla Toro Rosso, che ieri si è fermata per surriscaldamento del propulsore della casa francese.