Ayrton Senna è stato senza dubbio uno dei più grandi piloti di tutti i tempi e giovedì 1 maggio ricorrerà il ventennale della sua scomparsa avvenuta a Imola nel 1994. Un giorno bruttissimo per gli appassionati di Formula 1 che persero uno dei più grandi piloti di tutti i tempi che oltretutto era dotato di un talento decisamente fuori dal comune.
Ayrton Senna era infatti in grado di compiere imprese eccezionali sull'asciutto ma era sulle piste bagnate che faceva intravvedere tutte le sue capacità riuscendo a sfruttare la vettura in tutte le sue potenzialità grazie ad una grande sensibilità nella messa a punto e nella scelta degli pneumatici.
Un'altra caratteristica di Senna era quella di essere abilissimo nel giro veloce tanto che nel rapporto tra pole position e gran premi disputati si piazza in quarta posizione nella classifica all time alle spalle di tre mostri sacri come Juan Manuel Fangio, Jim Clark ed Alberto Ascari.
Ayrton Senna nella sua carriera fu certamente un pilota vincente tanto che trionfò in ben 41 gran premi ottenendo complessivamente 80 podi tanto che meglio di lui hanno fatto solo Michael Schumacher con 91 successi e Alain Prost che si affermò in 51 occasioni. La sua capacità di essere rapidissimo in pista gli consentì inoltre di partire 65 volte in pole position e di ottenere 19 volte il giro più veloce in gara.
Ayrton Senna iniziò a gareggiare in Formula 1 con la Toleman nel 1984 per poi passare l'anno successivo alla Lotus dove rimase fino al 1988 quando face il grande salto approdando alla McLaren che grazie ai motori Honda si proponeva come una delle monoposto più competitive dell'intera Formula 1. Ayrton Senna corse per la scuderia inglese per 5 anni laureandosi per ben 3 volte campione del mondo piloti nelle stagioni 1988, 1990 e 1991.
Nel 1994 Ayrton Senna passò alla Williams con la quale trovò la morte nella terza prova del campionato mondiale di Formula 1. L'incidente avvenne al settimo giro del Gran Premio di San Marino a Imola quando la vettura di Senna uscì di pista a causa della rottura del piantone dello sterzo. Il pilota brasiliano tentò di frenare per limitare la violenza dell'impatto contro il muretto ma lo schianto fu drammatico e per Senna non ci fu niente da fare.