Arrivano grandi soddisfazioni dal Tour de France: la corsa ciclistica più importante di tutte. Si tinge d'azzurro la maglia gialla, con Vincenzo Nibali che la indossa già da numerose tappe. Ieri la salita decisiva. Il campione siciliano che ha saputo amministrare le energie per tutta la durata della competizione, ieri, ha sferrato l'attacco decisivo sulle pendenze di Hautacam. Un'azione fantastica iniziata quando mancano dieci chilometri all'arrivo, un rischio di chi ormai sa di poter rischiare. Non può nulla neanche Valverde, che addirittura deve lasciare il passo a Pinot e Peraud.

Così il nostro corridore può sigillare la sua vittoria, coronare un sogno. C'è da dire che i veri avversari si sono ritirati tappa dopo tappa; vedi Contador, costretto ad abbandonare la decima tappa per una caduta che gli ha causato la frattura della tibia. O Cavendish out dopo solo due giorni. Anche Froome, re indiscusso della scorsa stagione, è stato costretto al ritiro. È rimasto lui, dunque, Vincenzo Nibali, siciliano di Messina, a incantare i tifosi italiani e non.

L'anno scorso il Giro, quest'anno il Tour: e se non fosse stato per quella caduta a Firenze sarebbe, forse, stato suo anche il mondiale. Rimane comunque un'impresa storica, eroica. L'ultimo italiano ad indossare la maglia gialla era stato lui, il campione italiano più grande degli ultimi tempi.

Il Pirata: Marco Pantani. Tutto ciò rende il fatto ancora più emozionante ed affascinante. E se qualcuno storce un po' il naso per non aver assistito ad una gara con tutti gli effettivi campioni, si potrà consolare sapendo che il prossimo anno sarà ancora battaglia. Battaglia vera. Già, perché campioni come Nibali non si accontentano tanto facilmente.

Adesso manca una tappa per velocisti in cui basterà tenere alta la concentrazione, la cronometro di sabato da gestire, e poi l'ovazione di Parigi. L'arrivo sugli Champs-Élysées: un'emozione unica, come ha dichiarato lui stesso dopo l'arrivo e la premiazione di ieri. Tutti davanti alla televisione, dunque: dopo sedici anni, la storia sta per essere riscritta. Un altro italiano, con la sua bicicletta, è re di Parigi.