Il Tennis, uno sport dove l'atletica viene poco applicata solo quanto serve per esprimersi al meglio in campo. La maratona è presa come termine di paragone per valorizzare la "forza" di un/una tennista. Sono fatiche diverse molto diverse in intensità, continuità, gestione della fatica stessa. La "concentrazione" sulla propria forza "interiore" fa sempre la differenza sopratutto nei momenti di difficoltà. Culturalmente e socialmente nel tennis è fondamentale eliminare il "pseudo-servilismo" sui campi ad esempio il "porta-ombrellone". Il servizio sì, il "servilismo no" cambiare il semplice assetto dei servizi dove gli atleti sono più autonomi e fanno i loro "self".

Gli ombrelloni possono essere ad apertura ed orientamento automatico oppure installare una copertura semifissa da aprire se occorre. Il tennis è uno sport che deve esprimere la forza, l'impegno, il talento degli atleti caodiuvati non serviti.



La finale appena terminata degli US Open 2014 ha visto la vittoria di Serena Williams impiegando un'ora circa del suo tennis ad oggi invincibile. La Wozniacki ha cercato di mettere a segno qualche ace e un buon gioco sopratutto da fondo campo ma senza continuità e con "qualche" errore in più causato dalla "personalità" dominante in campo della Williams, che ha vinto con un doppio 6-3, 6-3. Una partita povera di spettacolo e poco coinvolgente.

Una finale di un US Open deve avere il carattere della lotta, dell'impegno in campo dove il risultato deve essere sempre sul filo del rasoio temuto da entrambi/e i/le finalisti/e.

La Wozniacki è giovane, atleticamente deve diventare più veloce ed agile in campo dominandolo mantenendo l'assetto di forma attuale. Serena Williams ha introdotto un tennis di potenza che in molte atlete ha cambiato la fisionomia portandole con i loro coach a potenziare la muscolatura a scapito dell'agilità e dell'atletismo della propria prestazione e anche della "bellezza" in campo.

Quasi tutte le atlete hanno un fisico grosso, sformato e brutto da vedere che non le appartiene. Serena Williams si è poi indirizzata a migliorare la sua atleticità ed il suo "gioco" e ci è perfettamente riuscita. Nella sua "mole" ha acquisito la sua grazia, una ottima strategia di gioco e una leggerezza atletica di grande valore. Queste sono le doti con cui si può vincere e Serena lo dimostra sempre.