Domenica 2 novembre 2014 si correrà la 44a edizione della più famosa maratona al mondo. Oggigiorno vedendo qualcuno che corre per la strade quasi non ci facciamo caso, ma in altri tempi la pratica della corsa, soprattutto in Italia, era vista quasi come una malattia da curare. Figuriamoci poi quelli che si dedicavano alla distanza olimpica dei 42.195 metri, erano considerati pazzi. Questo per ricordare la prima edizione organizzata come oggi dal NYRR (New York Road Runners) nel lontano 1970 che annoverava alla partenza solo 127 concorrenti.
I nomi dei vincitori delle prime edizioni sono difficili da ricordare anche per i loro tempi non certo di livello mondiale, fino alla metà degli anni settanta quando, grazie a Bill Rodgers ed Alberto Salazar vincitori rispettivamente di 4 e 3 edizioni consecutive, la NYCM ebbe un vero e proprio boom sia a livello atleticamente qualitativo che a livello di partecipazione.
La vittoria del neozelandese Rod Dixon, primo non statunitense, la doppietta del nostro Orlando Pizzolato e la vittoria di Gianni Poli l'hanno fatta apprezzare in tutto il mondo ed in particolare in Europa. Ma non solo gli uomini l'hanno fatta diventare la gara che è oggi perché anche le donne, in particolare la norvegese Grete Waitz (sfortunatamente deceduta nel 2011) che vinse ben 9 edizioni a cavallo tra gli anni '70 e '80, hanno contribuito alla crescita fino ai giorni nostri. Agli exploit italiani degli anni '80 sono seguiti quelli messicani con 4 vittorie nella prima metà degli anni '90 e la vittoria del nostro Giacomo Leone nel 1996, che è anche l'ultima di un atleta europeo.
Dalla seconda metà degli anni '90 il Kenya ha iniziato a farla da padrone mentre Marocco, Etiopia, Sudafrica, Brasile e Stati Uniti hanno interrotto in qualche edizione la loro supremazia fino alle ultime due edizioni (2011 e 2013) vinte da Geoffrey Mutai, forte atleta kenyota detentore del record della corsa, che si presenterà domenica al via per tentare il tris di vittorie consecutive visto che nel 2012 la gara non fu disputata a causa dell'uragano Sandy.
Gli avversari non mancheranno a cominciare da Wilson Kipsang, già primatista del mondo, poi l'etiope Gebre Gebremariam, il kenyota Stanley Biwott, l'altro kenyota Micah Kogo e l'ugandese Stephen Kiprotich. Europei ed italiani in particolare ad alto livello non se ne vedono. Al contrario tra le donne la nostra Valeria Straneo può dar fastidio alle favorite kenyane Keitany, Kiplagat, Jeptoo ed etiopi Deba e Dado.
Ma alla fine i vincitori saranno soprattutto i cosiddetti "tapascioni" che porteranno a termine la gara tra gli applausi del pubblico e non tra le prese in giro riservate ai corridori degli anni '70 e '80. Per fortuna la cultura è cambiata ... grazie NYCM.