Prima gioia scudetto per la Dinamo Sassari, il sodalizio cestistico sardo, autore di una annata da incorniciare, si aggiudica all'ultimo round il titolo nazionale, violando per la prima volta il fattore campo nella serie scudetto contro Reggio Emilia. Una concitata e palpitante serie scudetto culminata nel successo di Sassari in gara 6 dove sono stati necessari ben tre tempi supplementari per piegare la resistenza della Grissin Bon Reggio Emilia, mai tanto vicina quanto in gara 6 ad espugnare il PalaSerradimigni e portare a casa lo scudetto.
Il settimo e ultimo match della serie in programma ieri ha avuto uno svolgimento a fasi alterne, con gli emiliani avanti nella prima frazione, nella quale hanno concesso solo 4 punti nel primo quarto, con un parziale eloquente di 21-4.
La reazione veemente dei sardi nel secondo quarto, porta la firma di Rakeem Sanders, bravo ad imporsi nel pitturato e decisivo nel parziale di 18-4, con il quale Sassari torna in partita. Il terzo quarto si apre con due bombe di Dyson che dà i primi segni di risveglio di un finale di partita che sarà epico per lui. Dopo una lunga fase del match con i reggiani in vantaggio anche di 8 punti, i sardi riescono ad impattare sul 67-67 a soli tre minuti dalla sirena. Sassari tenta il primo allungo con l'indomabile Dyson, che firma il +4 di Sassari, e Kaukenas che dimezza lo svantaggio con l'ex Diener che riagguanta il pareggio a pochi secondi dal termine della gara.
Sono decisivi i due tiri liberi di Dyson, a dieci secondi dal termine per dare a Sassari il vantaggio definitivo che Reggio non riesce più ad agguantare.
Al suono della sirena esplode la gioia degli uomini del coach Sacchetti, che portano a casa uno storico e meritato trionfo in campionato, assai cercato negli ultimi anni, sempre apparentemente a portata di mano, ma poi sfuggito nei momenti decisivi. E' la serie che consacra il grande talento di Logan, l'abilità sotto canestro di Sanders e Lawal, ma soprattutto la classe e il talento di Dyson, vero uomo in più del quintetto di Sacchetti.