La tappa più dura e attesa della Vuelta Espana 2015 ha dato un verdetto chiaro: è Fabio Aru il corridore più forte in montagna. La freschezza per non aver corso il Tour de France al contrario di tutti i suoi rivali si sta rivelando un fattore importante, ma il campioncino sardo ha aggiunto personalità, concentrazione e determinazione per dare ancora più spessore alla sua corsa. Al giro di boa della Vuelta il capitano della Astana è ora al comando con 27’’ su vantaggio su Rodriguez e 30’’ su Dumoulin, che non è sprofondato come molti si attendevano.

Molto più giù sono i rivali più quotati, Valverde a quasi due minuti, Quintana tre, Froome ad oltre sette.

Aru: manca ancora mezza Vuelta

Come suo solito anche davanti ad una prova di forza così netta Fabio Aru non si scompone troppo. “Devo ringraziare tutta la squadra che ha fatto un lavoro incredibile per me, è stata una vera dimostrazione di forza. Sono felice di essere il leader della corsa ma mancano ancora dieci tappe e dovremo prendere le cose giorno per giorno” ha spiegato Aru nel dopo corsa, tenendo anche a smorzare la perplessità per l’atteggiamento di Mikel Landa che non l’ha atteso sulla salita finale: “Avevamo concordato che lui avrebbe puntato alla vittoria di tappa, è entrato in fuga ed ha vinto una tappa molto dura” ha aggiunto Aru.

La parola agli sconfitti

La coppia Movistar, Quintana e Valverde, e Chris Froome, sono i grandi sconfitti del tappone della Vuelta Espana. “Stanotte ho avuto la febbre e durante la tappa ho pensato di abbandonare” ha confidato Quintana “Spero di recuperare per poter aiutare la squadra”. Non vuole arrendersi, anche se è conscio della difficile situazione, Alejandro Valverde: “Come avevo già detto non stiamo male fisicamente ma paghiamo la fatica del Tour de France, ma restano ancora molte tappe e continueremo a combattere”.

Geraint Thomas ha spiegato la difficile giornata vissuta da Chris Froome, caduto nelle fasi iniziali della tappa. “E’ stato un brutto incidente, aveva male ad un piede. Quando la Astana ha aumentato il ritmo ha cominciato a soffrire. Ha sofferto, ma non vuole mai arrendersi. Può ancora correre per le tappe ma ovviamente è una delusione essere fuori dalla classifica”.