Mark Webber tuona contro l'attuale Formula 1. L'ex pilota della Red Bull, "eterno secondo" alle spalle di Sebastian Vettel, ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto dure verso l'attuale sistema dei cosiddetti "piloti finanziati", i quali riescono a trovare un sedile grazie al consistente bagaglio di sponsor (e di soldi) che portano con sé al team che li ingaggia. Da quando ha lasciato il "Circus", Webber è rimasto nel mondo dei motori e corre nella serie endurance alla guida di una Porsche. Nonostante ciò, come avviene per la maggior parte dei piloti che sono stati in Formula 1, l'interesse e l'attrazione per la massima competizione motoristica non viene meno e, nel caso dell'australiano, c'è anche una certa amarezza nel denunciare una situazione che, a suo parere, starebbe danneggiando il "Circus" perché renderebbe più difficile l'approdo di veri talenti.
Webber contro i piloti che portano sponsor, se la prende con Maldonado
Nel corso delle sue dichiarazioni, l'ex Williams e Red Bull ha innanzitutto riconosciuto come in Formula 1 ci sia della qualità, ma subito dopo ha manifestato tutto il suoi malumore verso i "piloti finanziati", i quali, anche se non ottengono grandi risultati e non hanno il talento di giovani che corrono nelle serie minori, tuttavia hanno la libertà di "scegliere dove andare". Senza mezzi termini, Mark Webber si scaglia contro Pastor Maldonado, attualmente alla Lotus, il quale di recente ha affermato di non essere ancora sicuro di voler restare nella storica scuderia britannica, e nel frattempo si guarda intorno. L'ex driver australiano sostiene che in altre categorie, se non si ottengono risultati si viene mandati a casa, mentre soltanto in Formula 1, chi non è protagonista di una buona stagione, ma alle spalle ha ricchi sponsor, può addirittura scegliersi il team.
Per la cronaca, finora Maldonado, in questa stagione 2015, ha messo insieme 12 punti, mentre il compagno di squadra, Grosjean, è a quota 38 nel mondiale piloti.
Dall'alto della sua esperienza, Webber riconosce che nella storia della Formula 1, nel Paddock ci sono sempre stati dei driver che erano appoggiati più dagli sponsor che non dal talento, ma ribadisce che erano di meno rispetto ad oggi e che questa situazione vada a discapito di chi davvero ha stoffa per correre e per avere una carriera brillante e piena di successi.