L’ex campione di ciclismo Johan Musseuw, uno dei grandi degli anni novanta e inizio duemila, è tornato a parlare di doping. Già otto anni fa il campione belga aveva confessato di aver fatto uso di Epo durante la sua carriera ed ora è tornato sull’argomento con toni amari e delusi. Ha attaccato il suo ex gregario Wilfried Peeters e si è detto offeso per essere stato indicato come corridore simbolo del doping in un’epoca in cui quasi tutti si dopavano.

Tutti prendevano Epo

Museeuw parla di un’epoca in cui il doping era parte integrante del ciclismo: “Mi sono dopato perché tutti lo facevano, in quel periodo era inevitabile, ma in pochi hanno confessato.

Capisco che molta gente può essere rimasta delusa, ma per fortuna si rendono conto che tutti abbiamo combattuto ad armi pari e ancora mi vedono come il campione della mia generazione. Lasciatemi dire che solo il 2% dei corridori che correvano con me non hanno assunto Epo. Edwig Van Hooydonck è uno di loro, ma tutti gli altri facevano come me, con la differenza che ora restano in silenzio e solo in pochi siamo considerati come dei peccatori”. Una confessione amara, in cui coinvolge poi l’ex compagno Wilfried Peeters, ora direttore sportivo della Etixx Quickstep: 'Quando ho confessato l’uso di Epo mi ha voltato le spalle per difendere la sua posizione nella Quickstep. Abbiamo passato dieci anni insieme, ma non era vera amicizia'.

Museeuw, il campione del pavè

Johan Museeuw è stato uno dei più grandi di sempre nelle classiche. Ha conquistato per tre volte il Giro delle Fiandre e per tre volte la Parigi Roubaix. È stato Campione del Mondo nel 1996 a Lugano, ha vinto altre grandi classiche come Amstel Gold Race, Amburgo, Zurigo, Freccia del Brabante, Het Volk, tappe al Tour de France, alla Parigi Nizza e al Giro di Svizzera, il campionato nazionale belga. Ha superato con grinta anche prove difficili, come una tremenda caduta nella Foresta di Arenberg alla Roubaix, e un incidente in moto nel 2000 che gli ha procurato numerose fratture.