Il Memorial Pantani, penultimo appuntamento premondiale, è stato un trionfo per la nazionale azzurra. Quasi mezza corsa si è risolta in una sorta di cronosquadre Ulissi - Nibali - Visconti. Il terzetto ha fatto la differenza nel circuito centrale con i passaggi sulla salita di Montevecchio, pedalando poi ad oltre 50 km all’ora il finale pianeggiante di Cesenatico per concludere in parata decidendo di lasciare la vittoria a Diego Ulissi.
Settanta km di fuga
Il Memorial Pantani è cominciato con una prima azione portata da Johann Van Zyl (MTN Qhubeka), Gianfranco Zilioli (Androni Sidermec), Nico Brungger (Roth-Skoda) e Michele Gazzarra (MG KVis Vega).
Ma già nel circuito che ha caratterizzato la fase centrale della corsa il quartetto è stato raggiunto. Sono stati gli azzurri della Nazionale di Davide Cassani a fare la differenza: il gruppo si è spezzato con una ventina di atleti rimasti davanti e da questo plotoncino se ne sono poi andati Giovanni Visconti, Diego Ulissi e Vincenzo Nibali. I tre hanno subito fatto capire di essere di un altro livello rispetto al resto del gruppo, guadagnando oltre due minuti. La rimonta finale del gruppo orchestrata da CCC, MTN e Bardiani non è bastata ad andare a riprendere il terzetto azzurro, che ha continuato a pedalare a grande ritmo negli ultimi 50 km pianeggianti. Il finale è stato preparato a tavolino: niente sprint, ma vittoria decisa per Ulissidavanti a Visconti e Nibali.
Un arrivo un po’ plateale e stucchevole che ha tolto un ultimo brivido alla corsa e agli spettatori, ma che premia un corridore che negli ultimi giorni ha passato momenti molto delicati per questioni familiari.
Un Pantani di vera gloria?
Con tre corridori a colorare l’intero podio del Memorial Pantani ci si potrebbe lasciar andare a facili entusiasmi in vista del Mondiale. Ma bisogna fare diverse considerazioni: il livello del Memorial Pantani è stato piuttosto basso, con una squadra, la Nazionale azzurra, composta da campioni e grandi corridori in mezzo ad un gruppo per lo più di seconde e terze linee. Ai Mondiali di Richmond il livello ovviamente sarà tutt’altra cosa. La corsa di Ulissi ha destato qualche perplessità: nella parte finale non ha più collaborato con Visconti e Nibali, dimostrandosi in evidente affanno a seguire i due compagni in un percorso completamente pianeggiante. Ad una settimana dal Mondiale nonostante il successo non è un buon segnale.