Con una discesa da brividi buttandosi già da Civiglio, Vincenzo Nibali ha costruito la vittoria del Giro di Lombardia 2015. La sua prima e tanto inseguita vittoria in una classica monumento, quella che cancella un vuoto di sette anni per il Ciclismo italiano. IlGiro di Lombardiadel 2008 aveva vistol’ultimo successo di un corridore italiano in una delle cinque classiche monumento, allora con la firma di Damiano Cunego. Oggi Nibali ha messo le mani su un Lombardia durissimo, al termine di una corsa comandata dalla sua Astana e che ha visto gli avversari arrendersi uno dietro l’altro.

Astana sempre al comando

L'Astana ha preso fin da subito le redini del gruppo, già quando nelle fasi iniziali se ne è andata la classica fuga da lontano con Barbin, Busato, Canola, Coppel, De Negri, Geschke, Benedetti, Schumacher, Polanc eVan Winden. La corsa ha vissuto la prima svolta con l’attacco frontale della Etixx Quickstep, che sul Ghisallo ha portato via un contrattacco con l’ex iridato Kwiatkowski, e tra gli altri anche Wellens e Izagirre. Ma le rampe infernali del Muro di Sormano hanno di fatto incenerito le velleità dell'azione offensiva: Kwiatkowski e Wellens si sono portati al comando della corsa, ma il gruppo sbriciolato dall' Astana ha scollinato con solo una decina di secondi di distacco.

Le sorprese però sono venute soprattutto dalle retrovie del gruppo principale, che ha perso nomi importanti come Gilbert, Majka, Visconti e Rui Costa, tutti irrimediabilmente già tagliati fuori dalla mischia.

Nibali show in discesa

Davanti così si è formato un gruppetto di una ventina di corridori, che all’inizio delle rampe verso la penultima salita di Civiglio è andato a raggiungere Kwiatkowski e Wellens.

Landa ha dato un’ultima accelerata, poi è stato il turno di Diego Rosa di guidare il gruppo nelle strategie di casa Astana. Il piemontese ha fatto faville denotando una condizione psicofisica straordinaria. Nibali ha tentato un paio di volte l’attacco, ma è stato subito stoppato; così il Campione d’Italia, non riuscendo ad andarsene in salita, ha dovuto giocare su un altro tavolo e una volta arrivati al culmine si è buttato nella discesa rischiando tutto il possibile.

Èstato un vero show, una discesa libera da brividi in una picchiata tecnica e con alcuni tratti ancora umidi.

Dietro i soli Valverde, Nieve, Moreno, Pinot, Chaves e il compagno Rosa sono rimasti a comporre il gruppetto, ma una volta finita la discesa con una decina di secondi di ritardo, si sono rialzati. Valverde e compagnia non hanno trovato l’accordo per proseguire a tutta velocità e rimettere nel mirino Nibali, cosicchè in un attimo il messinese ha guadagnato 40’’. Un margine rassicurante, che ha consentito a Nibali di gestire la fatica dell’ultima salita, il San Fermo della Battaglia, dove Valverde ha mostrato qualche limite ed è stato invece Dani Moreno a dimostrarsi il più forte. Lo spagnolo della Katusha ha mangiato secondi su secondi, ma Nibali è riuscito a scollinare ancora con un esiguo margine e la breve discesa finale gli ha consentito di difendersi senza più affanni.

E sul lungolago comasco ecco la vittoria a dare tutto un altro sapore a questa tribolata stagione che si chiude con questo successo pieno e meritato. Moreno ha concluso con un bel secondo posto, poi Pinot ad anticipare il terzetto Valverde, Rosa e Nieve.