Niente Giro di Lombardia per Fabio Aru. Il campione sardo non avrà la soddisfazione di correre la più importante classica della fase finale della stagione. Aru ha dimostrato di avere ancora una condizione che lo potrebbe far figurare tra i protagonisti della Classicissima, approfittando anche di un percorso davvero impegnativo, l’ideale per uno scalatore agile come lui. Invece la sua squadra, la Astana, ha scelto di non far correre il Lombardia ad Aru, dirottando il campione su una corsa kazaka di secondo piano.

Tour of Almaty al posto del Lombardia

Domenica 4 ottobre è in programma l’ultima grande classica della stagione, il prestigioso Giro di Lombardia. Contemporaneamente in Kazakistan si correrà una corsa dalla storia decisamente più povera e di scarso rilievo tecnico, il Tour of Almaty. La Astana ha operato una scelta che farà discutere: a Fabio Aru è stato imposto di correre la gara kazaka, il semisconosciuto Tour of Almaty, la corsa di casa della squadra. Una scelta di natura commerciale che va contro l’aspetto tecnico. La stessa situazione si era verificata un anno fa con Vincenzo Nibali: anche al siciliano, nella stagione che l’aveva consacrato maglia gialla del Tour de France, era stato imposto di saltare il Lombardia e correre in Kazakistan.

Ora la stella da portare nella corsa di casa è Fabio Aru, mentre a Nibali è stato concesso di correre il Giro di Lombardia.

Aru: sono in una squadra kazaka

Fabio Aru ha dovuto incassare il colpo senza polemiche, pur non nascondendo un po’ d’amarezza per non poter correre il Giro di Lombardia. “Nei giorni scorsi sono stato a vedere il percorso del Lombardia, è bellissimo.

Il finale con il Ghisallo, il Muro di Sormano, Civiglio e San Fermo della Battaglia sarà fantastico. Però capisco le esigenze degli sponsor, corro in una squadra kazaka ed è giusto così. Dopo il Tour of Almaty chiuderò la stagione all’Abu Dhabi Tour”.

Quanto al futuro, Fabio Aru è dato tra i sicuri partecipanti del Tour de France nella prossima stagione. Per lo scalatore sardo sarebbe il debutto nella corsa francese. “Ma è ancora presto per parlarne, nel raduno di novembre vedremo” ha spiegato Aru.