La corsa perfetta! Vincenzo Nibali ha conquistato la sua prima classica monumento al Giro di Lombardia 2015 ribaltando una stagione che fino ad un mese fa era quasi fallimentare. Dopo il discusso episodio della squalifica dalla Vuelta Espana, Nibali non si è voluto arrendere, ha saputo riprendere in mano le redini e far girare una ruota che non voleva proprio andare nella direzione giusta. E’ stata qui che è nata la vittoria di questo Giro di Lombardia, al culmine di un finale di stagione che lo ha visto di nuovo al top, con una grinta e voglia rinnovate.

Nibali, squadra determinante

Il primo pensiero di Vincenzo Nibali dopo la vittoria del Lombardia è per la squadra. Anche oggi la Astana ha fatto vedere di non temere rivali quando i percorsi si fanno difficili e selettivi. La squadra kazaka ha controllato fin da subito la corsa, e nel finale prima Mikel Landa e poi Diego Rosahanno dato una qualità determinante nella costruzione della vittoria. “La squadra è stata perfetta oggi” ha dichiarato Nibali rendendo il giusto merito ai compagni di squadra “Ho avuto dei compagni eccezionali: Vanotti e Agnoli hanno lavorato nella prima parte. Landa è stato brillante, Rosa era fortissimo. La corsa è stata difficile ma non abbiamo mai mollato niente”.

La Astana ha corso con Nibali, Agnoli, Cataldo, Landa, Lopez, Rosa, Scarponi, Malacarne.

Un cambio di strategia

Nibali parla poi della corsa, dello svolgimento tattico e di come è nata quell’azione decisiva nella discesa di Civiglio. “Avevo provato in salita, ma ero controllatissimo ed ho capito di dover provare in un altro modo. Ho attaccato scendendo dal Civiglio”. Nibali ha fatto uno show nella tecnica discesa di Civiglio, prendendosi qualche rischio, ma alla fine l’azzardo è stato ripagato.

Dietro gli avversari hanno perso subito qualche secondo, poi sono rimasti a guardarsi nel breve tratto pianeggiante prima dell’ultima salita verso San Fermo della Battaglia. Alcuni, come Valverde, hanno mostrato la corda dopo una stagione lunga e logorante, e la fame di vittoria di Nibali è bastata per tenere a bada i tentativi di Moreno e Pinot.

Ed ecco finalmente la classica monumento da raccogliere sul traguardo di Como, dove una bandiera tricolore è volata dal pubblico fino a baciare la maglia del Campione d’Italia, a suggello di una vittoria fortemente simbolica per il nostro Ciclismo.

La discesa dal Civiglio è stata una vero capolavoro che merita di essere conservato tra i gesti migliori di questa stagione di ciclismo.