Un terremoto. È quello che ha scosso lo sport russo dopo la pubblicazione di un’inchiesta condotta dalla Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping. Quello che emerge è un vero doping di stato , in cui si intrecciano manipolazioni, corruzione e spionaggio per proteggere i tanti atleti russi che hanno fatto ricorso al doping. Nell’occhio del ciclone stavolta è finita l’atletica leggera, ma dal laboratorio al centro dell’inchiesta sono passati sportivi russi di molte altre discipline, Ciclismo compreso.

La grande truffa della Russia

Il mondo sommerso portato allo scoperto dalla Wada è quanto mai inquietante.

A Mosca oltre al Laboratorio antidoping ufficiale accreditato dalla Wada, era attivo un altro centro fantasma, in cui avveniva una sorta di filtraggio. Gli atleti russi passavano prima dal centro fantasma: per quelli dopati o in situazioni borderline scattava una sorta di protezione che non li faceva approdare al vero laboratorio. Ma anche nel vero Laboratorio Wada le cose non filavano lisce: si parla di migliaia di provette distrutte o scambiate con quelle di altri atleti, di risultati positivi cancellati, di membri dei servizi segreti russi infiltrati nelle strutture durante le Olimpiadi invernali di Sochi del 2014. Una realtà che sembra uscire da un film di spionaggio e che evidentemente non riguarda solo l’atletica leggera e probabilmente neanche solo la Russia.

Atletica sospesa, gli altri sport in attesa

Il primo effetto dell’inchiesta è stata la sospensione degli atleti russi dalle gare internazionali di atletica leggera, con l'ipotesiclamorosa esclusione dalle Olimpiadi di Rio 2016. Ma, come detto, la bufera potrebbe presto coinvolgere altri sport, dato che dal Laboratorio di Mosca sono passati anche ciclisti, nuotatori e sciatori.

L’Uci, la Federazione internazionale del ciclismo, si è detta “turbata dallo scandalo” notando che però non ci saranno conseguenze per il ciclismo, se non marginali. “La chiusura del Laboratorio di Mosca avrà un impatto limitato sulle attività antidoping del ciclismo, perché è stato fatto un uso trascurabile di questo laboratorio per gli esami dei campioni” si fa sapere dalla sede dell’Uci, in attesa però di sapere se con il procedere dell’indagine salteranno fuori fatti e nomi che portano verso atleti di altri sport.