Non si placano le polemiche per l’annullamento della tappa di Monte San Vicino, che ieri avrebbe dovuto dare un volto nuovo ala classifica della Tirreno Adriatico. La decisione di annullare la tappa con larghissimo anticipo non è piaciuta a Nibali e alla Astana, anche perché le condizioni delle strade non si sono rivelate così drammatiche come annunciato dall’organizzazione. La presa di posizione di Nibali non è piaciuta al resto del gruppo, ed alcuni corridori si sono espressi anche in modo molto pesante nei confronti del siciliano.
Nibali, dispiace per chi ama il ciclismo
Subito dopo l’arrivo della tappa di sabato a Foligno, l’organizzazione ha annunciato che domenica non si sarebbe corso. Niente tappa a Monte San Vicino per il rischio di neve annunciato dalle previsioni meteo. Tutto per salvaguardare l’incolumità dei corridori, anche se la Tirreno Adriatico ne è uscita completamente stravolta nei suoi equilibri tecnici, con squadre come Etixx e BMC chiaramente avvantaggiate e ben contente di questa scelta. In realtà poi le strade si sono presentate perfettamente pulite alla domenica, come ha testimoniato Paolo Slongo, il ds della Astana che ha percorso in macchina la salita finale. Slongo e Nibali hanno criticato aspramente la decisione dell’annullamento, perché non si è atteso almeno alla mattina della domenica per verificare le condizioni delle strade e per l’assenza di un percorso di ripiego su cui far correre la tappa.
“Dispiace per le persone che amano questo sport” ha twittato Nibali insieme alle immagini del sopralluogo di Slongo.
Ricognizione effettuata da @SlongoPaolo pic.twitter.com/3aHr3993X4
— Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) 13 marzo 2016
Tutti contro Nibali
La presa di posizione di Nibali contro la cancellazione della tappa ha scatenato la reazione di tanti altri corridori, ben contenti di non correre la tappa. Il più duro è stato l’irlandese Brammeier della Dimension Data, che è passato dalle critiche agli insulti: “È meglio che stai a casa e salti tutta la stagione, sei corto di mente, idiota egoista”. Un’invettiva che ovviamente non è piaciuta nel clan Nibali: “Brammeier ha avuto il suo giornodi gloria, non per aver vinto ma per un tweet, ora sarà contento” ha twittato Alex Carera, il manager del siciliano.
Il tweet di Brammeier è poi stato rilanciato da uno dei big del gruppo, Tony Martin: “Sei un mito, non l’avrei potuto dire meglio”.
Ma pur con toni più educati, sono stati tanti altri a criticare Nibali per l’atteggiamento avuto dopo la cancellazione della tappa: “Dovrebbero lasciare l’Associazione delle squadre” ha dichiarato Patrick Lefevere, Team manager della Etixx, e Taylor Phinney aggiunge che “Nibali ha esagerato, dobbiamo stare uniti, continuare a lamentarsi non aiuta nessuno”. Un pensiero simile a quello di Jonathan Vaughters, manager della Cannondale: “Ecco perché il sindacato dei corridori non funziona, ognuno pensa per sé”.