Arriva da un’inchiesta del giornale francese Stade 2 e del Corriere della Sera una nuova puntata dell’affare bici truccate nel Ciclismo professionistico. E se possibile le novità sono ancora più inquietanti di quanto emerso finora. Mentre l’Uci continua a sbandierare l’efficacia dei suoi test per scovare chi bara, l’inchiesta ha scoperto diversi corridori che hanno usato i motorini nelle corse delle ultime settimane.
Ecco i famosi motorini
Il giornale francese, settimanale della tv France 2, ha mostrato come utilizzando una telecamera termica si possano scoprire le biciclette truccate con un motorino.
Le telecamere mettono in evidenza le variazioni di temperatura, spiegabili solo con l’utilizzo di un motore. Seguendo questo metodo i francesi hanno contato ben sette bici truccate che sono state utilizzate durante la Strade Bianche e la Settimana Coppi e Bartali. Cinque motorini erano posizionati nel tubo verticale, gli altri due nel mozzo della ruota posteriore, come chiarito dalle chiazze di colore che nelle immagini evidenziano le alte temperature di queste parti. Un aumento di calore che non può avere nessun’altra spiegazione se non quella dell’uso di un motorino.
I test dell’Uci sono efficaci?
Il metodo seguito dall’Uci per trovare le bici truccate è molto diverso. La telecamera termica usata nell'inchiesta può evidenziare il motorino solo se questo è in funzione, e quindi è indispensabile un controllo durante la corsa.
L’Uci invece sta testando le bici prima o dopo le corse, per mezzo di tablet che rilevano i campi magnetici. “Il nostro metodo è di gran lunga il più efficace e affidabile” hanno ribattuto dall’Uci dopo la pubblicazione di questa inchiesta. Ma Stade 2 e Corriere hanno anche intervistato l’ingegnere ungherese Istvan Varjas, colui che produce i motorini, un’attività peraltro perfettamente lecita, così come è lecito usare questi prodotti al di fuori delle gare.
Varjas ha fatto alcune rivelazioni inquietanti, parlando dei prodotti di ultima generazione dal costo di 50milaeuro che non possono essere scoperti con i metodi utilizzati dall’Uci e danno un surplus di potenza impressionante, fino a 250 watt.