Il Giro delle Fiandre è una delle 5 classiche monumento che contraddistinguono la stagione ciclistica. Famoso per i suoi muri e per gli ostici tratti in pavè, con i suoi 255 km è una delle corse più ambite e temute del mondo delle due ruote a pedali. L'edizione 2016 sarà la centesima e, sulla carta, una delle più avvincenti, visto il numero e il valore dei corridori che si contenderanno la vittoria.

L'ultima di Cancellara, ma Sagan vola e Kristoff non vuole abdicare

Fabian Cancellara è senza ombra di dubbio uno dei più forti corridori del Ciclismo moderno: un atleta che ha fatto delle corse sul pavè e delle sfide contro il tempo la sua ragione di vita, con ottimi risultati.

A 35 anni compiuti, lo svizzero ha annunciato il ritiro a fine stagione, e questa sarà per lui l'ultima occasione di vincere il quarto Giro delle Fiandre. Nonostante l'età, il "treno di Berna", fin dalle prime battute della stagione, ha dimostrato di essere in grado di lottare con i più forti e certamente non si arrenderà fino alla linea del traguardo.

Peter Sagan, come il collega svizzero, non ha certo bisogno di presentazioni. Campione del mondo di ciclismo in carica, 4 volte consecutive maglia verde al Tour, 76 vittorie in bacheca e una classe infinita. Sagan, nonostante il talento cristallino e i numerosi trionfi, non è ancora riuscito a centrare la vittoria in una classica monumento. Quest'anno però, il fenomeno slovacco si è presentato alla grande per le classiche del nord, sfiorando la vittoria ad Harelbekee vincendo la Gand-Wevelgem,le due classiche che precedono il Giro delle Fiandre.

La forma e la classe ci sono, ma per vincere la "Ronde" non bastano.

Alexander Kristoff non avrà la classe di Sagan o il talento di Cancellara, ma ha vinto la Sanremo nel 2014 e il Fiandre la scorsa stagione. Inoltre, con il secondo posto conquistato in settimana nella classifica generale della Tre Giorni di La Panne, ha dimostrato di essere in crescita e farà di tutto per confermarsi anche nell'edizione del centenario.

Alla stampa ha comunicato di sentirsi un gradino sotto Cancellara, Sagan e Van Avermaet, ma solo in gara capiremo se è davvero così.

Un gradino sotto i favoriti della vigilia troviamo Michal Kwiatkowski. L'ex campione del mondo in linea e a cronometro ha dimostrato di poter brillare anche sui ciottoli del nord, battendo Sagan ad Harelbeke.

In un percorso che potrebbe esaltarne le caratteristiche, complice un meteo sulla carta favorevole, il polacco del team Sky potrebbe essere la vera sorpresa al Fiandre.

Da seconda punta a capitano, la maturazione ciclistica ha portato Greg Van Avermaet a diventare uno dei più forti corridori per le classiche del nord. Tenacia, resistenza, spunto veloce e capacità di valutare bene il da farsi in corsa sono i suoi punti di forza, ma il belga dopo la vittoria della Tirreno-Adriatico e il quinto posto alla Sanremo, non appare al top della forma. Darlo per battuto in partenza sarebbe da ingenui, e al Giro delle Fiandre tutto può accadere.

Tra gli outsider troviamo Sep Vanmarcke.Ilbelga arriva da un ottavo posto ad Harelbeke e un secondo alla Gand-Wevelgem.

Al Giro delle Fiandre del 2014 si giocò la vittoria fino all'ultimo metro in un gruppetto regolato in volata da Cancellara; vedremo se saprà migliorare il suo palmares nell'edizione numero 100.

Tom Boonen, Niki Terpstra e Zdenek Stybarnon hanno dimostrato finora di poter reggere il ritmo dei migliori nelle prime classiche sul pavè. Insieme, però, formano una delle squadre più attrezzate per questo tipo di corse, quindi attenzione al trio della Etixx-Quick Step, che potrebbe iniziare a muovere le proprie pedine a parecchi km dal traguardo diOudenaarde.

Infine, un occhio di riguardo pernostri connazionali. Daniel Oss e Matteo Trentin sono i due azzurri con le migliori speranze di arrivare tra i primi, anche se i giochi di squadra potrebbero penalizzarli. Attenzione anche a Pozzato e Moscon. Non perdetei prossimi aggiornamenti sul ciclismo, cliccando sul tasto "Segui".