Ci avviciniamo alla terza settimana del Giro d'Italia 2016 e all'ultima tappa, la classica passerella finale per il vincitore annunciato della corsa a tappe. A seguire il percorso, l'altimetria e la città dove è posto il traguardo finale. Dopo la prima settimana e le prime salite, tra ritiri eccellenti e piacevoli sorprese italiane, Vincenzo Nibali si conferma, insieme ad Alejandro Valverde uno dei favoriti assoluti per la vittoria finale del Giro. Vedremo se lo Squalo saprà confermare le premesse anche nella settimana finale.

Il traguardo

Il percorso dell'ultima tappa del Giro d'Italia 2016 prevede la partenza da Cuneo e l'arrivo finale sul traguardo di Torino, per una lunghezza complessiva di 163 km.Dopo l'iniziale passaggio in Borgo San Dalmazzo, il gruppo percorrerà la strada verso Torino.

Qui si entrerà in un circuito che i ciclisti dovranno percorrere complessivamente otto volte. Sulla destra i ciclisti avranno il Po. Il circuito, stando alla planimetria, misura 7,5 km. Il rettilineo finale è lungo 600 metri, con la strada larga circa 8 metri. Come sottolinea il sito della Gazzetta dello Sport, Torino è traguardo finale del Giro per la 41esima volta nella storia della grande corsa a tappe italiana.

Chi non vedremo nell'ultima settimana sarà sicuramente lo spagnolo Mikel Landa. Il ciclista della Sky si è ritirato durante la tappa appenninica che ha portato la carovana da Campi Bisenzio a Sestola. Prima di partire per Bilbao, dove si riposerà una settimana, Landa ha parlato con i giornalisti, affermando che questo fosse il Giro perfetto per lui, ammettendo di essere molto dispiaciuto per dover lasciare la corsa.

In merito alla sfida tra Nibali e Valverde, pur sottolineando la buona condizione dell'italiano, il ciclista del team Sky ha dato la sua preferenza allo spagnolo.

Un altro dei big della gara, l'olandese Tom Dumoulin, si è ritirato nel corso della tappa di ieri, che da Modena arrivava ad Asolo. Doumoulin era stata la sorpresa della prima settimana, restando in rosa per 6 giorni, grazie alla cronometro ma sopratutto grazie all'incredibile scatto nella salita conclusiva di Praia Mare.

A Sestola, 24 ore prima, era arrivato con ritardo di 13 minuti.

L'Italia, oltre a Nibali, può rallegrarsi per la scoperta del baby fenomeno Giulio Ceccone, 21 anni, che al suo primo anno tra i professionisti ha firmato l'impresa di Sestola, seconda tappa con arrivo in salita di questo Giro. Sono già tre le vittorie italiane nei primi dieci giorni di Giro, le altre due imprese sono state firmate da Ulissi e Brambilla.

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