La notizia ha dell'incredibile e sta facendo il giro del web, Brock Lesnar è stato trovato positivo ad un test antidoping dell'USADAdel 28 giugno 2016, prima della sfida contro Mark Hunt a UFC 200. L'atleta di Minneapolis, che ha lottato con una licenza canadese, ha sostenuto otto controlli antidoping nei due mesi antecedenti l'incontro e soltanto nella giornata di ieri l'USADA ha notificato al wrestler WWEe alla federazione di MMA la positività al controllo.
Cosa rischia Lesnar?
L'UFC è molto legata all'USADA che sottopone gli atleti ai medesimi controlli riservati ai partecipanti alle Olimpiadi e alle competizioni sportive di alto livello, vietando qualsiasi tipo di sostanza dopante a differenza del Wellness Program della WWE che è molto meno restrittivo e più "soft", essendo un programma di controllo interno alla federazione.
L'USADA, come previsto dal suo regolamento, non ha rivelato il nome della sostanza a cui Lesnar è stato trovato positivo e nei prossimi mesi verrà aperto un vero e proprio processo con conseguente sentenza; inoltre dato che l'evento UFC 200 si è svolto a Las Vegas Lesnar potrebbe ricevere atti di notifica anche dalla NAC (Nevada Athletic Commission).
Il futuro di Lesnar
Qualora il processo dovesse finalizzarsicon lasqualifica dell'atleta e la sua sospensione dall'attività agonistica, oltre al grave danno di immagine, Lesnar dovrebbe dire addio alla sua carriera nelle MMA. Il suo netto successo contro Mark Hunt infatti sembrava avesse riaperto le porte al titolo mondiale della federazione con un futuro possibile incontro in PPV, ma un'eventuale squalifica a 38 anni vorrebbe dire "game over".
Nonostante questo la carriera di Lesnar in WWE non è a rischio e il wrestler dovrebbe ritornare sugli schermi della federazione di Stamford nelle prossime settimane per costruire il suo incontro di agosto al PPV Summerslam contro la "vipera" Randy Orton. Per ora non ci sono stati ancora commenti ufficiali da parte dell'entourage di Lesnar e non èprevista alcuna conferenza stampa.