Per l’Italia arriva la terza medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016. Dopo Daniele Garozzo e Fabio Basile, il cielo brasiliano, per riprendere una definizione che tanto gioire ci ha fatto nel 2006, si tinge ancora una volta di azzurro. L’oro è stato vinto da Niccolò Campriani nella Carabina 10 metri, ma per l’Italia potrebbe non essere finita qui dato che Massimo Frabrizzi si è qualificato per la finale del tiro al volo, finale che si sta disputando proprio in questi minuti.
Niccolò Campriani, toscano del 1987, precisamente di Sesto Fiorentino, è un tiratore abituato ad ottenere grandi risultati.
Già nel 2012, a Londra, portò a casa una medaglia d’argento e l'oro nella carabina 50 metri.
Storia di una ingegnere dedito al lavoro, ha fatto uno stage alla Ferrari
Il suo debutto in un olimpiade lo fece registrare nel 2008 ottenendo un 12 posto nella Carabina, ma poi i suoi risultati sono sempre migliorati con una vittoria agli europei del 2009, ai mondiali del 2010 fino ad arrivare alle Olimpiadi di Londra 2012 dove si aggiudica il 2° posto nella finale della Carabina 10 metri e la medaglia d’oro nella finale della carabina 50 metri tre posizioni.
Niccolò è un ingegnere ed è soprannominato il Professore, perché oltre ad essere un grande sportivo contribuisce a creare le condizioni per rendere più efficiente la sua disciplina.
Campriani ha lavorato come ingegnere in un progetto realizzato dalla Ferrari con la partecipazione del Coni per tiro al volo, tiro con l’arco e sport invernali. Durante il lavoro in quel progetto è stato costruito un macchinario per abbinare le cartucce alle carabine, un lavoro che ha portato benefici a tutto il team italiano.
Chi lo conosce lo definisce un maniaco del lavoro, uno preciso, uno sportivo che studia in maniera accurata per riuscire ad ottenere nel campo risultati sempre più soddisfacenti. Oggi per il 28enne toscano tutti gli sforzi fatti sono stati premiati, il professore è salito sul tetto del mondo portandosi a casa una medaglia d’oro meritata, speriamo che adesso ne arrivino subito delle altre.