La speranza di vedere Chris Froome al via della centesima edizione del Giro d’Italia sembra già tramontata ancor prima della presentazione ufficiale della corsa rosa, in programma martedì 25 ottobre. Nelle scorse settimane Froome aveva lasciato la porta aperta alla presenza al Giro. Ora però il campione britannico ha rivisto le sue posizioni e sembra intenzionato a ripetere i programmi delle scorse stagioni con il mirino puntato essenzialmente sul Tour de France.

Froome: 'Il Tour è più importante'

Chris Froome ha corso il Giro d’Italia sono nei primissimi anni della sua carriera, quando ancora militava nella Barloworld di Claudio Corti e al passaggio nel Team Sky.

Due esperienze, nel 2009 e 2010. Nella prima era arrivato sesto nella tappa di Bologna vinta da Simon Gerrans in cima al San Luca. Nella seconda si era ritirato nella tappa dell’Aprica, facendosi anche pizzicare attaccato all’ammiraglia. Nella stagione successiva Froome era esploso improvvisamente alla Vuelta Espana, finendo secondo dietro a Cobo solo per la tattica sbagliata della Sky che gli aveva privilegiato Wiggins. Da allora il Giro è sparito completamente dalle attenzioni di Froome. All’arrivo della scorsa Vuelta però il campione britannico aveva lasciato intendere un possibile ripensamento e un ritorno al Giro. “Ora so che è possibile vincere due grandi giri uno dopo l’altro” aveva dichiarato Froome.

La ricorrenza della centesima edizione del Giro d’Italia sembrava l’occasione giusta per dare l’assalto alla doppietta da leggenda, la maglia rosa e poi quella gialla del Tour. Invece dopo la presentazione del percorso del Tour de France Froome è tornato a delineare un programma più consolidato, incentrato essenzialmente sulla corsa francese.

“Secondo me è molto difficile venire al top al Tour de France dopo aver fatto il Giro d’Italia” ha dichiarato Froome “Il Tour resterà il mio obiettivo più importante”.

Al Giro d’Italia potrebbe essere Mikel Landa il leader in casa Sky, senza però escludere la candidatura di Wouter Poels, deciso ad avere uno spazio per sé in uno dei grandi giri.