Nonostante il cambio di calendario, che salva il Circus dalle forti piogge di marzo, e la nuova riasfaltatura che si è mostrata più gentile nei confronti dei pneumatici, il GP della Malesia svoltosi oggi ha riservato ancora una volta dei colpi di scena, ecco quali sono stati i principali.

Incidente di Vettel

Subito alla partenza Vettel, partito dalla quinta posizione, per sorpassare Verstappen frena lungo contro la Mercedes di Rosberg. Il risultato è il ritiro per il ferrarista, testacoda e ultima posizione per il leader della classifica iridata e la perdita di molte posizioni per il giovane olandese.

Vettel si rende conto subito dell’errore e afferma “non sono riuscito a rallentare abbastanza e non ho potuto evitare il contatto” e difronte alla provocazione via radio di Verstappen “questo è matto” non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione. Al termine della gara, i commissari hanno deciso una penalità di 3 posizioni sulla griglia di partenza per il ferrarista da applicare al prossimo GP in Giappone.

La Mercedes di Hamilton dice di no alla vittoria

Dopo essere stato sempre al comando, non in maniera autorevole come ci ha abituato a fare ma comunque mantenendo sempre le distanze da Ricciardo al secondo posto, appena varcata la soglia del 42esimo giro, il propulsore della sua Mercedes W06 cede e prende fuoco ponendo fine a una occasione unica per la ricorsa al titolo dell’inglese.

La frustrazione è tanta e mentre è inginocchiato nell’erba all’uscita della prima curva, passa Rosberg che stava conducendo una rimonta che lo stava portando ai piani alti della classifica.

Doppietta Red Bull

Prima che uscisse la VSF per la togliere la macchina di Hamilton, in seconda e terza posizione si trovavano le auto targate Austria di Ricciardo e Verstappen; quest’ultimo, con una strategia vincente e uno stile aggressivo, ha recuperato posizioni su posizioni fino ad affiancare ruota a ruota il compagno di squadra dalla curva 4 fino alla curva 7 del giro 40, arrendendosi infine all’australiano.

Horner, il team principal della Red Bull, a quel punto ha pensato al risultato di squadra e con un perentorio “have a drink” (fatti una bevuta, ndr.) a Ricciardo congela le posizioni per portare le sue due vetture sui gradini più alti del podio, interrompendo un digiuno di doppiette dall’ultima gara in Brasile nel 2013.

Si tratta della seconda vittoria per la Red Bull nel 2016, la quarta in carriera per Ricciardo che la dedica al pilota francese scomparso Jules Bianchi.

Podio per Rosberg. Il testacoda ha condizionato la sua gara ma comunque è un bel risultato quello che il tedesco porta a casa. Infatti, ha recuperato dalla 17esima posizione fino al podio con uno stile che non ci si aspettava dal leader della classifica. E’ stata troppa però, secondo i commissari gara, l’aggressività che ha usato nel sorpassare Raikkonen in curva 2, tanto che viene penalizzato con 10 secondi da aggiungere al termine della gara. Gli ultimi giri sono quindi stati una rincorsa per distanziarsi da proprio da Raikkonen così da andare sul gradino più basso del podio.

Analisi. Il distacco di Rosberg diventa consistente (23 punti) e Hamilton dovrà dimostrare tutto il suo talento e magari sperare che la fortuna cominci a fargli visita ogni tanto.

La Ferrari delude in maniera netta, non tanto perché con oggi sia i piloti che il team sono matematicamente fuori dalla possibilità di vincere i rispettivi titoli, ma perché le aspettative a inizio stagione vedevano la scuderia di Maranello come “l’anti-Mercedes”. Invece le prestazioni non sono all’altezza, il team non riesce a cogliere queste occasioni d’oro (come successo in Spagna a maggio), e la sfortuna sembra fare anche la sua parte.

GP del Giappone. La prossima gara si svolgerà subito la prossima domenica, 8 ottobre, nello storico e tecnico circuito di Suzuka in Giappone. L’appuntamento nipponico è uno dei più attesi e può riservare altre sorprese. La corsa sarà trasmessa in diretta sia per le pay-tv che in chiaro.