La pausa invernale del Ciclismo è il tempo dei programmi e dei sogni. In casa BMC si sogna in grande. La squadra americana vuole tornare a vincere la corsa più importante del mondo, il Tour de France. Dopo il quinto posto dell’ultima edizione, la BMC è convinta che Richie Porte possa battere Chris Froome e vincere il Tour sei anni dopo il trionfo di Cadel Evans. Il primo mattone nella marcia di avvicinamento alla corsa è la fiducia incondizionata che ora la BMC sta dimostrando al corridore, insignito senza dubbi del ruolo di unico leader.

BMC, niente doppio capitano

Se nell’ultima stagione la BMC aveva messo sullo stesso piano i suoi due uomini da corse a tappe, Richie Porte e Tejay Van Garderen, ora non sarà più così. I risultati hanno parlato chiaro: Porte ha sfiorato il podio al Tour de France, mentre l’americano non è mai stato competitivo. Per questo in casa BMC ci sarà una nuova strategia per il 2017. “Stiamo costruendo una squadra intorno a lui, Porte è l’unico nostro leader” ha dichiarato Allan Peiper, Ds della squadra americana, in un’intervista concessa a Fairfax Media. “Abbiamo fiducia che possa vincere il Tour de France e dobbiamo sostenerlo” ha continuato Peiper. Il programma della BMC per i grandi giri avrà il suo punto cardine nell’assalto al Tour con Richie Porte.

Non è ancora chiaro invece cosa farà Van Garderen: l’americano è reduce da una stagione quanto mai deficitaria e non potrà avere molte velleità nella scelta dei programmi. Potrebbe scegliere una strada alternativa come il Giro d’Italia oppure fare da spalla a Porte in Francia.

Richie Porte, il podio mancato per una foratura

La convinzione delle possibilità di vittoria di Richie Porte è data dal fatto che solo una foratura nella seconda tappa l’ha estromesso dal podio nell’ultima edizione, conclusa poi al quinto posto.

Il corridore australiano forò a pochi chilometri dall’arrivo della tappa di Cherbourg, trovò poco sostegno dalla squadra e il finale pieno di strappi ampliò il suo passivo a 1 minuto e 45 secondi. In montagna Porte fu sempre tra i migliori, concludendo a 5’17’’ da Froome ma a solo un minuto dal podio di Bardet e Quintana. Salire l’ultimo scalino che separa un corridore da podio da un vincitore di un grande giro richiede ancora uno step impegnativo, ma in casa BMC questo non sembra preoccupare.

“Abbiamo avuto un po’ di sfortuna nella seconda tappa, e quello gli è costato il secondo posto” ha continuato Peiper “Ma la cosa importante ora è che sappiamo e crediamo che può vincere il Tour de France, se puoi arrivare secondo puoi anche arrivare primo”.