L'amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, ha accusato i piloti della Kawasaki Jonathan Rea (neo campione del mondo) e Tom Sykes di aver avuto un comportamento antisportivo nell'ultimo round del mondiale Superbike, in Qatar. In questi giorni infatti, il gesto fatto da Rea nei confronti del suo compagno di squadra, fa discutere anche perchè Chaz Daviesmeritava quel titolo di vice campione del mondo. Non che Tom non lo meriti, sia ben chiaro ma Chaz ha lavorato tanto in questa stagione e ha collezionatopiù vittorie di Jonathan (11 contro 9).

Ma torniamo agli ultimi giri di gara 2: Davies è al comando, Rea precede Sykes e quando meno te lo aspetti rallenta per far passare il compagno di squadra che va a prendersi la medaglia d'argento in questo mondiale 2016.Un comportamento che in Ducati non è andato affatto giù:

"Il weekend in Qatar è stato fantastico per le due vittorie di Chaz che ha vinto per sei volte consecutive e il posto di vice campione del mondo gli spettava di diritto. Invece l'ha perso per due punti a causa di un comportamento antisportivo dei suoi avversari nell'ultimo giro del gran premio del Qatar".

SBK, favore o beffa di Rea nei confronti di Sykes?

Come controparte, Rea si è difeso sostenendo di aver rallentato solo dopo aver realizzato che Chaz Davies era impossibile da raggiungere: "Ho corso con il cuore, quando ho capito che vincere era impossibile, ho deciso di lavorare per la squadra".

Anche Sykes ha commentato positivamente il gesto del compagno di squadra: "E' stato davvero un bel gesto dall'altra parte del team, l'ho apprezzato molto".

Qualcosa non torna, soprattutto perchè tra i due piloti Kawasaki non corre buon sangue. E se questo gesto, come ha evidenziato il giornalista di Mediaset, Ronny Mengo, sia un ennesimo scacco matto di Rea nei confronti di Sykes?

Come per "umiliare", o per stabilire ancora una volta quali sono i ruoli all'interno del team.Sta di fatto che i giochi di squadra non dovrebbero esserci, un pilota deve guadagnarsi la gloria in pista e non per favoritismi.