È sempre più lunga la lista dei corridori che non saranno più in gruppo nella stagione di Ciclismo 2017. Spesso si tratta di corridori che lasciano le corse non per scelta propria, ma perché non hanno trovato un nuovo ingaggio, e questo succede anche a uomini di esperienza e qualità. Tra questi anche Matteo Tosatto, uno dei veterani con i suoi vent’anni nel ciclismo professionistico. Non vedremo più neanche Marco Bandiera, che sembrava prossimo all’accordo con la Wanty e che invece è rimasto senza squadra.
Tosatto: “Non mendico un contratto”
Matteo Tosatto lascia il ciclismo dopo vent’anni vissuti ai massimi livelli, sempre al fianco dei più grandi campioni.
Il corridore veneto sperava di poter correre ancora una stagione al fianco di Alberto Contador, ma il campione spagnolo non l’ha portato con sé alla Trek Segafredo dove evidentemente non c’era spazio per lui. “Se l’avessi saputo prima avrei potuto trovare un’altra squadra di prima fascia, invece ad ottobre è stato tutto molto difficile” si rammarica Matteo Tosatto, che lascia il ciclismo a testa altissima. “Non mendico un contratto, al 99% smetto” ha confidato il corridore veneto. Vincitore di una tappa al Giro d’Italia e una al Tour de France, Tosatto è stato però soprattutto un eccezionale uomo squadra, con la presenza a 34 grandi giri e a 8 Mondiali.
Bandiera, no dalla Wanty
Sembrava ormai vicino il passaggio di Marco Bandiera nella Wanty Groupe Gobert.
Invece l’ex corridore della Androni non è riuscito a trovare posto nella squadra belga. “Ero in trattativa con la Wanty ma quando hanno preso un corridore di valore come Westra ho capito che per me non c’era più posto” ha confidato Bandiera a Tuttobiciweb. Il veneto resterà nel ciclismo con la sua azienda MB Wear, lanciata insieme all’altro ex corridore Tiziano Dall’Antonia e attiva nella produzione di calzini tecnici.
Nella sua carriera non ha ottenuto vittorie, ma si è messo in grande evidenza per il suo spirito di attaccante che gli è valso il premio delle fughe e la classifica dei traguardi volanti al Giro d’Italia 2015.