Bradley Wiggins potrebbe dare una nuova, ennesima ed imprevedibile svolta alla sua infinita carriera. Il campione britannico aveva annunciato che le Olimpiadi di Rio sarebbero state l’ultimo grande evento per lui, e che con le Sei Giorni della stagione invernale avrebbe appeso definitivamente la bicicletta al chiodo. Invece Wiggins è stato inserito nella lista degli atleti che fanno parte del programma olimpico per il 2017 e l’allenatore della squadra britannica di inseguimento ha fatto capire che il progetto potrebbe condurlo fino a Tokyo 2020.

Wiggins pensa ad una nuova avventura olimpica

La carriera di Bradley Wiggins ha passato mille trasformazioni. Da campionissimo della pista Wiggins si è lanciato nel Ciclismo su strada con un progetto ritenuto impossibile, la vittoria del Tour de France. Dopo aver centrato la maglia gialla ha dato l’assalto alla Parigi-Roubaix, alla cronometro iridata e al record dell’ora. Sul pavè non è riuscito a conquistare grande gloria, ma strappando il Mondiale a Tony Martin e siglando un record dell’ora inavvicinabile per chissà quanti anni ha alimentato la leggenda di una carriera unica per la capacità di trovare sfide nuove e fuori dagli schemi. L’ultimo sogno doveva essere il ritorno al ciclismo su pista per le Olimpiadi di Rio 2016 con il quartetto dell’inseguimento.

Tutto è andato come nel miglior copione possibile, con l’ennesimo oro, il quinto.

Ma Wiggins potrebbe non fermarsi qui, contrariamente alle attese. La Sei Giorni di Gand sarebbe dovuta essere l’apparizione finale della carriera. Invece, dopo aver vinto in coppia con Cavendish, Wiggins ha dichiarato di non avere la certezza di voler smettere.

Un’altra conferma dei nuovi progetti del campione è arrivata dall’inserimento del suo nome nella lista degli atleti che fanno parte della programmazione olimpica. Heikko Salzwedel, allenatore della squadra britannica di inseguimento, ha svelato quello che potrebbe essere il clamoroso progetto di Wiggins. “Per lui ci sarà sempre un posto e se è motivato non ci sarebbero problemi per andare avanti ancora.

La porta per lui è sempre aperta, può fare il madison, l’inseguimento, ed arrivare fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020”, ha dichiarato il tecnico a Cyclingnews. “L’età non è un limite, lo sono le prestazioni”, ha concluso Salzwedel.