I toronto blue jays iniziano a muoversi anche in entrata, dopo aver perso diversi elementi importanti della passata stagione. Partiti atleti del calibro di Edwin Encarnacion e dell'outfielder Michael Saunders - entrambi come free agent - i quali si sono rispettivamente accasati agli indians di Cleveland e ai Philadelphia Phillies, il club canadese è ora concentrato sul potenziamento della sua rosa.
Il ritorno di Bautista
Aggiornamento in senso ampio del termine in questo caso: sì, perché sarebbe ormai ad un passo dal ritorno Jose Bautista, esterno classe 1980 che dal 2008 ha sempre vestito la casacca dei Jays.
Purtroppo a causa di un infortunio, occorsogli durante il passato campionato, era stato temporaneamente messo fuori lista.
Adesso, invece - stando a quanto riportato "Usa Today Sports" - il giocatore, originario della Repubblica Dominicana, ripartirà proprio da Toronto con un contratto annuale, più un'opzione per altri due. L'operazione è stata confermata dallo stesso club canadese tramite il proprio sito web, con tanto di cifre relative all'accordo: 18 milioni di dollari per il primo anno di contratto, cifra che scenderà leggermente - parliamo comunque di 17 milioni - nella prossima stagione, e che nel 2019 potrebbe toccare quota 20.
Un innesto importante perché parliamo di un giocatore che, statistiche alla mano, ha messo insieme 22 home runs l'anno scorso, anche se siamo ancora lontani dai 54 della stagione 2001, risultato che ha reso Bautista il primatista nella storia dei Blue Jays.
Con oltre 145 milioni di dollari a disposizione - un tetto ingaggi di tutto rispetto - la squadra del manager John Gibbons potrà operare in maniera interessante sul mercato, facendosi così trovare pronta e rafforzata in vista di aprile.
Cosa ci si aspetta in casa Toronto
La squadra ripartirà dalle basi dello scorso campionato, ovvero 89 vittorie e 73 sconfitte.
Il 10 aprile l'esordio contro i Baltimore Orioles, un appuntamento importante per dare avvio ad una stagione che deve necessariamente essere migliore della precedente, sebbene l'aver tenuto dietro i New York Yankees nell'American League East non è un risultato da sminuire, tutt'altro.