È finita con un terzo posto, ma soprattutto con rabbia e delusione la Gand Wevelgem di Peter Sagan. Il Campione del Mondo si è mostrato un po’ innervosito già durante il passaggio sul Kemmelberg in cui ha dovuto farsi largo con un colpo al limite del regolamento. Poi è stato preso in mezzo dai giochi tattici degli avversari e soprattutto della Quickstep. A causa di un battibecco con Niki Terpstra il campione della Bora ha perso il treno giusto in maniera banale lasciando filare Greg Van Avermaet verso un nuovo trionfo.

Sagan, una Bora troppo debole

Come in tutte le altre classiche e come era facile prevedere, Peter Sagan si è trovato a combattere tutto solo, senza compagni di squadra, nelle fasi più calde e nervose della Gand Wevelgem.

Se la Bora Hansgrohe si è rivelata un’ottima scelta sotto il profilo dell’ambiente per Sagan, non altrettanto si può dire per una questione più tecnica. Il livello della squadra si sta rivelando ancora più basso di quello che sembrava, e quando le corse si accendono non c’è l’ombra di nemmeno un compagno al fianco del Campione del Mondo. Le altre squadre, e soprattutto la Quickstep, stanno prendendo la palla al balzo per potersi togliere di mezzo l’avversario più ostico ricorrendo ad ogni possibile gioco strategico. È andata così anche alla Gand Wevelgem. Sagan ha dovuto fare tutto da sé fin dal Kemmelberg, dove si è trovato un po’ intruppato e senza compagni mentre Van Avermaet preparava il suo affondo.

Il campione slovacco si è dovuto fare largo assestando anche un colpo ad un corridore della Veranclassic.

'Vogliono far perdere Sagan'

Poi è partita la fuga vincente, ma Niki Terpstra ha latitato un po’ nella sua collaborazione facendo innervosire Sagan.

Dal battibecco tra i due è nata quasi per caso l’azione che ha consentito a Van Avermaet e Keukeleire di involarsi, mentre un ultimo attacco di Sagan era stoppato immancabilmente dal solito Terpstra.

“Non so cosa voleva fare Terpstra” ha dichiarato un frustrato Peter Sagan nel dopo corsa “Ha attaccato per andare in fuga e poi non voleva tirare.

Questo è solo un esempio di come si può perdere la corsa contro di me. Non posso lavorare per tutti per poi far vincere gli altri in volata. Ma ora sono più motivato, se si vince sempre si perde la motivazione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Jens Zemke, Ds della Bora Hansgrohe “Sembra che alcuni corridori siano più interessati a far perdere Sagan che a vincere, ma questo è il Ciclismo”.