Non è un momento facile per il Team Sky. La squadra britannica è da mesi al centro di questioni ancora poco chiare, come le esenzioni terapeutiche richieste da Wiggins o il misterioso pacchetto con dei farmaci consegnato allo stesso campione durante il Delfinato del 2011. Il clima si è fatto piuttosto pesante attorno al Team Sky, anche per una gestione e una ricostruzione molto ambigua degli episodi di cui si parla. Alcuni corridori vorrebbero che il Team manager della Squadra, Dave Brailsford, uscisse di scena, mentre altri continuano a difenderlo.

Sky, l’ingombrante presenza di Brailsford

Da boss indiscusso della squadra, la posizione di Dave Brailsford si è fatta sempre più traballante negli ultimi mesi. Il caso del pacco misterioso contenenti dei medicinali e consegnato a Wiggins durante il Delfinato del 2011 da un allenatore volato appositamente dalla Gran Bretagna solo per quel compito, ha gettato molte ombre sull’operato di Brailsford. Il manager ha spiegato che quel pacchetto conteneva fluimucil, un medicinale contro il raffreddore disponibile in qualsiasi farmacia e per il quale non ci sarebbe stato bisogno di far viaggiare una persona dalla Gran Bretagna alle Alpi francesi.

Il sospetto è che in realtà quel pacchetto contenesse il triamcinolone, un potente steroide per il quale Wiggins ha chiesto più volte l’esenzione a scopi terapeutici.

L’ultima inquietante notizia sul caso è che il dottore della Sky, Richard Freeman, ha fornito delle cartelle cliniche all’Agenzia antidoping britannica, che sta cercando di fare chiarezza sul caso. Da questi documenti risulta che Freeman ha ordinato più dosi di triamcinolone di quante ne sarebbero servite per un solo corridore.

Secondo una rivelazione del Sunday Times tra i farmaci ordinati dal dottore della Sky ci sarebbe stato anche il testosterone, prodotto vietato sia durante le competizioni che fuori. Per il Sunday Times però si tratterebbe di un ordine fatto per errore, aggiungendo che il testosterone sarebbe stato rispedito alla casa farmaceutica.

Thomas: “Tutti con Brailsford”

Tutti i dubbi e le discussioni sull’operato e sulla limpidezza della Sky stanno però innervosendo e distraendo l’ambiente e alcuni corridori sono preoccupati dell’impatto che questa situazione potrebbe avere sulla stagione. Mentre Chris Froome si è isolato a lungo allenandosi in Australia e in Sudafrica per trovare tranquillità, tra chi sta già correndo in Europa serpeggia un po’ di incertezza. “C’è preoccupazione per quanto tutte queste distrazioni potrebbero incidere sui risultati della stagione” ha rivelato a Cyclingnews un corridore della Sky, che è voluto rimanere anonimo “La squadra è sempre stata concentrata su tutti i dettagli ma ora le attenzioni stanno scivolando altrove” ha aggiunto.

Cyclingnews ha rivelato che alcuni corridori stanno discutendo della possibilità che Brailsford debba dimettersi, ma all’interno della squadra c’è anche una forte spinta per sostenere il manager. “Siamo tutti con Brailsford, non vorrei nessun altro leader alla Sky” ha twittato Geraint Thomas dopo le voci dell’incertezza sul futuro del manager.