Donne e motori, un abusato luogo comune che vuole il pilota di F1 nel ruolo di inguaribile dongiovanni. Dipende sempre dai soggetti, il mondo dei motori ha avuto Clay Regazzoni, James Hunt e Nelson Piquet, spacconi per vocazione, circondati da innumerevoli conquiste femminili. Ma anche personaggi schivi e riservati come il compianto Ayrton Senna. Sebastian Vettel appartiene alla seconda categoria ed ha sempre fatto parlare di sé per le imprese in pista, piuttosto che per vicende di gossip. Il pilota tedesco è fidanzato da lunghissimo tempo con Hanna Prater, conosciuta ai tempi del liceo, ed è padre di due bambine.
In pista, invece, ha avuto tante donne, tutte con un motore. Sin dagli esordi, infatti, è solito ribattezzare con nomi femminili le sue vetture. Ad iniziare da 'Giulia', la sua Toro Rosso con la quale debutta da prima guida nel Mondiale 2008 e che conduce alla vittoria a Monza lo stesso anno.
Gli omaggi a Kylie Minogue, Beatles ed Heidi Klum
Nel 2009 chiama 'Kate' la sua prima Red Bull, ma dopo un incidente al GP d'Australia viene creato un nuovo telaio che ribattezza Kate's Dirty Sister, la sorella sporcacciona di Kate. I riferimenti 'hot' proseguono nella stagione successiva, la sua monoposto è dapprima "Liz la voluttuosa" e, poi, a seguito di modifiche al telaio, diventa "Mandy la libidinosa": proprio Randy Mandy lo condurrà al primo trionfo iridato.
Riferimenti musicali negli anni successivi, la Red Bull del 2011 è "Kylie l'eccentrica" in tributo alla cantante pop Kylie Minogue mentre quella del 2012 si chiama Abbey e l'omaggio è ad Abbey Road dei Beatles. Infine la sua ultima vettura mondiale, 'Heidi l'affamata', come la top model sua connazionale Heidi Klum. Suzie sarà la sua ultima Red Bull, Eva la prima Ferrari, quella del 2015. La vettura poco fortunata della scorsa stagione si chiamava Margherita come l'omonima regina di Savoia. Il riferimento regale è in vigore anche quest'anno, ma è più generico. La nuova monoposto si chiama 'Gina', una sorta di nickname tratto da 'regina'.