Tra Tour de France e Clasica di San Sebastian il Ciclismo professionistico sta per dare l’addio a due corridori che ciascuno a suo modo hanno segnato più di un decennio di corse. Il Tour de France che sta entrando nella terza e conclusiva settimana è la corsa d’addio di Thomas Voeckler. Il francese cercherà senz’altro di mettersi in evidenza con un’ultima fuga delle sue prima di ricevere il saluto finale sui Campi Elisi. È arrivato il momento di appendere la bici al fatidico chiodo anche per il basco Haimar Zubeldia: anche il corridore della Trek ha deciso di smettere nella corsa di casa, la Clasica di San Sebastian.
Voeckler, l’addio sui Campi Elisi
Thomas Voeckler ha legato a doppio filo la sua carriera al Tour de France ed è inevitabile che il suo addio al ciclismo avvenga proprio sulle strade della corsa gialla. Il francese ha vissuto momenti esaltanti al Tour, facendo vibrare il pubblico transalpino che ha sempre apprezzato il suo modo battagliero e un po’ teatrale di interpretare il ciclismo, al di là anche di un talento non proprio da campione. Voeckler ha debuttato nel ciclismo professionistico nel 2000 con la squadra Bonjour, con cui è rimasto fino ad ora passando tra le varie sponsorizzazioni fino all’attuale Direct Energie. Il suo primo momento di gloria arrivò nel Tour de France 2004, quando vestì la maglia gialla dopo essersi inserito in una fuga da lontano nella tappa di Chartres, vinta da O’Grady.
Voeckler riuscì a tenere quella maglia gialla per una decina di giorni entusiasmando i francesi, per poi crollare nelle ultime tappe. Per certi versi anche più clamorosa fu la vicenda del Tour 2011, con una nuova maglia gialla conquistata dopo una fuga da lontano e tenuta fino ad un paio di giorni dalla fine per poi finire al quarto posto.
Voeckler ha vinto anche quattro tappe e la maglia a pois al Tour, due alla Parigi Nizza, una la Delfinato, oltre al Gp Plouay e al Gp Quebec. Il 23 luglio, nella passerella del Tour sui Campi Elisi, si celebrerà il suo addio al ciclismo.
Zubeldia, vent’anni di ciclismo
Ancora più lunga è stata la carriera di Haimar Zubeldia, corridore meno da copertina rispetto a Voeckler ma più solido e concreto.
Zubeldia debuttò nel ciclismo professionistico nel lontano 1998 con la Euskaltel. Ha corso anche per Astana, Radioshack e Trek. Dopo vent’anni di ciclismo il veterano basco lascerà le corse alla Clasica San Sebastian, sulle strade di casa, il 29 luglio. Zubeldia ha vinto pochissimo, solo una tappa e la generale della Bicicletta Basca e del Tour de l’Ain, ma si è sempre contraddistinto come uno dei corridori più regolari del gruppo nei grandi giri. Con il Tour de France di quest’anno sta correndo il suo 29° grande giro. Al Tour è stato per ben cinque volte nella top ten della classifica finale, e anche alla Vuelta ha raccolto un decimo posto.