Sabato 9 settembre la ventesima e penultima tappa della Vuelta a España 2017 farà esplodere i fuochi d’artificio con tanta montagna ancora da affrontare prima della passerella finale di Madrid. E’ la Corvera-Angliru, frazione brevissima (117,5 km) ma tremenda con tre salite ripide di fila negli ultimi 50 chilometri compreso l’arrivo in cima al terribile Alto de L’Angliru: una scalata simbolo della Vuelta considerata tra le più dure d'Europa, se non del mondo, che si raggiunge a conclusione di un’arrampicata di 12,5 km con pendenza costantemente vicina alla doppia cifra e picchi ancora più feroci che salgono oltre il 20%.

Sul ‘Mortirolo delle Asturie’, evidentemente, si deciderà la maglia rossa.

L’inizio della ventesima tappa è fissato alle ore 14.20; la conclusione è prevista tra le 17.35 e le 17.45. In diretta tv l’appuntamento, fin dalla partenza, è solo su Eurosport 1 (canale 211 Sky e 373 di Mediaset Premium, entrambe per abbonati). Tappa inoltre visibile in streaming tramite l’applicazione Eurosport Player.

Vuelta 2017, altimetrie e percorso della Corvera-Angliru

Partenza da Corvera; i corridori percorrono poco meno di 13 km e affrontano l’Alto La Reigada, una salita pedalabile di 12,7 km che in realtà sarà utile a preparare le gambe a quello che le attende più avanti, dopo che saranno stati percorsi circa altri 50 km senza troppe insidie.

Poi si scatena l’inferno: l’Alto de la Cobertoria, 8 km all’8,6% medio; segue discesa tecnica e si torna in verticale per affrontare l’Alto del Cordal, 5,7 km alla stessa pendenza media della precedente ma con la rampa più ripida, intorno al12%, a mille metri dalla cima. Nuova breve discesa e i corridori sono ai piedi de L’Angliru.

Gli ultimi chilometri della XX tappa, Angliru: la montagna sovrumana

La salita di chiusura, come anticipato lunga 12,5 km, ha una pendenza media del 9,8%. Ma attenzione: se il primo tratto è ‘semplicemente’ duro, con un chilometro addirittura in falsopiano, dalla seconda metà la salita diventa una questione di ‘temerarietà in bicicletta’ con la pendenza media chi si impenna costante al 15% e la rampa più ripida, in località Cuena les Cabres, che arriva al 23,5%.

E solo a mille metri dal traguardo il percorso, lievemente, si appiattisce.

Le precedenti scalate dell’Alto de L’Angliru

Affrontata la prima volta nel 1999, lAngliru è una leggenda del recente passato della Vuelta e del Ciclismo mondiale. Sei le edizioni precedenti con arrivo di tappa in questa montagna; l’ultima volta vinse il francese Kenny Elissonde(2013); altri vincitori sono stati gli spagnoli José Maria Jimenez (1999), Roberto Heras (2002) e Juan José Cobo (2011); mentre nel 2000 l’impresa riuscì al trentino Gilberto Simoni.

Maglia rossa: Froome può gestire, tutto per tutto Nibali

Nove anni fa qui trionfò invece Alberto Contador che poi vinse quell’edizione della Vuelta (2008). Oggi El Pistolero e andrà a caccia di quel bis che potrebbe valere un podio nell’ultimo grande tour della sua luminosa carriera.

Sabato pomeriggio sarà scontro tra i contendenti alla maglia rossa: Chris Froome resta il grande favorito e può gestire il vantaggio. Indipendentemente dall’esito delle due tappe che ci separano da questa(tappa 18 di oggi e 19 di venerdì, entrambe adatte alla fuga da lontano), proprio nelle giornate più impegnative della Vuelta 2017 abbiamo visto Vincenzo Nibali recupere secondi, di fatto dimostrando che in salita può andare meglio del campione britannico. Angliru: la grande occasione dello Squalo è oggi.