La Vuelta Espana riapre uno spiraglio. Dopo la batosta inflitta agli avversari nella cronometro di ieri, Chris Froome ha patito oggi le pendenze da capogiro della salita finale a Los Machucos. Vincenzo Nibali ha cercato di approfittarne ed è riuscito a staccare il campione britannico e limare una quarantina di secondi in classifica. Il grande protagonista della scalata finale è stato però Alberto Contador, partito su una delle prime rampe. Il fuoriclasse spagnolo ha dato spettacolo, mancando però la vittoria di tappa, andata a Stefan Denifl che ha difeso una manciata di secondi accumulati grazie ad una fuga da lontano.

Contador, che spettacolo!

La tappa numero diciassette della Vuelta Espana ha portato i corridori su uno dei traguardi più attesi, quello di Los Machucos, una salita inedita di 7 km con rampe al limite dell’impossibile, fino al 26%. La corsa è iniziata con una fuga di De Marchi, Denifl, Alaphilippe, Villella, Dani Moreno e Cort Nielsen. Il Team Sky ha trovato la collaborazione di altre squadre, come Team Bahrain, Astana e Orica, per tenere alta l’andatura del gruppo, segno di una grande voglia di giocarsi la tappa e andare all’attacco. La situazione si è stabilizzata, con un breve tentativo di Nibali in un tratto di discesa a rompere l’attesa della salita finale. Poi finalmente la corsa è arrivata a gli ultimi 7 km.

Il colombiano Lopez si è lanciato all’attacco su una delle prime rampe sopra il 20%, ma è stato presto raggiunto e staccato da un Contador in versione d’annata. Lo spagnolo ha sciorinato tutto il suo repertorio di classe pura per arrampicarsi danzando sulle pendenze al limite del ribaltamento, ed ha rilanciato con forza tra una rampa e l’altra.

Il gruppo dei migliori si è sbriciolato, con Froome che si è staccato dando l’impressione di voler far sfogare gli avversari per poi rientrare e dare il colpo del Ko. Ma con il passare dei km si è capito che oggi per il capitano della Sky non sarebbe stata una giornata facile.

Nibali, la speranza è ancora accesa

Nibali ha cercato di approfittare del momento critico di Froome, ma senza strafare.

Il siciliano non ha seguito il ritmo indiavolato di Contador ed è salito più regolare, cercando di aumentare le cadenze nella seconda parte della salita. Nibali è andato a raggiungere Lopez insieme a Zakarin, mentre Kelderman ha perso leggermente contatto ma si è difeso ancora bene. Froome ha sfruttato il lavoro di quattro compagni sulla salita finale, ma ha dato la netta impressione di faticare a tenere il passo di Nieve nel finale.

Contador ha raggiunto e superato tutti gli attaccanti della prima ora. Tutti tranne uno, l’austriaco Stefan Denifl che ha tirato fuori una prestazione di spessore assoluto per conservare una trentina di secondi di vantaggio e regalare alla piccola Aqua Blue Sport una vittoria di prestigio straordinario.

Contador si è dovuto accontentare del secondo posto dopo aver regalato brividi e spettacolo. Lopez, Nibali e Zakarin hanno chiuso a 36’’ da Contador, con Kelderman poco dietro e Froome a 1’18’’ dal campione spagnolo. In classifica così i giochi sembrano riaprirsi: Froome è ancora ben davanti, ma il vantaggio è ora di 1’16’’ su Nibali e 2’13’’ su Kelderman, con Zakarin a 2’25’’ e Contador a 3’34’’. Aru, arrivato oggi a poco più di due minuti, è sceso in 9° posizione nella generale.