Che Chris Froome sia un atleta disposto ad ogni sacrificio pur di raggiungere il top delle proprie prestazioni è risaputo nel mondo del Ciclismo. Forse però nessuno immaginava che il campione britannico si fosse spinto così all’estremo nella sua ricerca dell’ottimizzazione della performance. In un intervento sulla rivista Shortlist Froome ha parlato per la prima volta di alcuni esperimenti fatti nel corso della sua carriera per poter spingere il proprio corpo al limite. Il campione della Sky ha raccontato di essersi inventato un programma di allenamenti notturni, a cui però non ha retto più di qualche giorno.

Froome: ‘Perché un solo allenamento al giorno?’

La capacità di Chris Froome di sopportare ogni carico di lavoro e ogni sacrificio per arrivare al top è arrivata fino al limite più estremo. Il quattro volte vincitore del Tour ha parlato delle tecniche di allenamento innovative e probabilmente un po’ folli a cui si è sottoposto nel corso della sua carriera. Parlando alla rivista Shortlist ha svelato di aver provato un programma di allenamenti notturni, una sorta di alienazione completa dal mondo esterno per vivere due giornate in una esclusivamente dedicate alla preparazione. “Una volta mi sono convinto che allenarsi una sola volta al giorno era una cosa stupida” ha dichiarato Froome. “Quindi per una settimana tutto quello che facevo era allenarmi, mangiare, dormire, ed ancora allenarmi, mangiare e dormire, ignorando tutto il resto” ha continuato il campione della Sky che poi ha spiegato meglio quale fosse il suo programma quotidiano per questo esperimento.

“Mi allenavo fino alle due del pomeriggio, mangiavo, dormivo e alle otto di sera mi alzavo per fare un altro allenamento in bici di sei ore, pedalando nella notte” ha raccontato Froome.

‘Non era una cosa sana’

Anche un asceta del ciclismo come Froome si è reso conto di essere andato troppo in là con questo regime di allenamento un po’ folle.

“Ho retto per quattro o cinque giorni con questo programma, poi sono crollato, non era una cosa sana” ha spiegato il campione della Sky. Froome non ha però rinnegato tutti i suoi tentativi di cambiare i programmi di allenamento inserendo delle pratiche da fachiro. “Tutti gli errori che ho fatto fanno parte del processo che ho dovuto passare per arrivare a questo punto” ha spiegato Froome. “Ho fatto alcune cose stupide e ridicole nei miei allenamenti ma ogni errore è stata un’esperienza da cui apprendere” ha concluso il campione britannico.